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DIRITTI E DOVERI UGUALI PER TUTTI SIA DOCENTI CHE ATA

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Prot. 20/2020 del 13/02/2020

Al Ministro della Pubblica Istruzione

On. Lucia Azzolina

Al Ministro per la Pubblica Amministrazione

On . Fabiana Dadone

Ai Segretari di Partito

Agli Organi di Stampa

Personale ATA delle Scuole Italiane

OGGETTO: DIRITTI E DOVERI UGUALI PER TUTTI SIA DOCENTI CHE ATA

Facendo seguito alle parole di due esponenti politiche “ Il …ritiene che sia urgente e doveroso riaprire l’interlocuzione con le organizzazioni e le associazioni del mondo della scuola. Senza la prosecuzione di un confronto aperto, che entri nel merito, si rischia di creare una frattura…” ”….devo avere una visione complessiva della scuola……, non solo tarata sul corpo docente….”, inviamo per conoscenza la nostra richiesta di un incontro rivolta al Ministro dell’Istruzione Prof.ssa Azzolina con la speranza che possiate intervenire attivamente per risolvere la difficile situazione lavorativa del personale ata e per riconoscere finalmente il prezioso contributo di questi solerti dipendenti statali.

Facciamo presente, come sempre ma fino ad oggi purtroppo inutilmente, che non ci sono solo i docenti ai quali voler aumentare gli stipendi, come da alcuni di voi ribadito anche ultimamente e non ci sono solo i dipendenti delle cooperative da immettere in ruolo ma anche e soprattutto i nostri precari presenti ormai da anni nelle graduatorie statali; inoltre le segreterie sono ormai al collasso con i colleghi che sopportano un notevole stress da lavoro correlato, come i collaboratori scolastici costretti a turni massacranti e “obbligati”, al pari di tutto il personale amministrativo tecnico ausiliario, ad effettuare continui straordinari per poter garantire servizi all’utenza ed espletare innumerevoli pratiche anche non di loro competenza.

Non siamo aziende, siamo scuole, non siamo macchine, siamo persone che si rapportano essenzialmente con dei minori!!!!! Non siamo assenteisti o fannulloni statali e il nostro non è un lavoro “tranquillo” anzi è ormai fonte di stress.

Se l’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro si devono considerare tutti i vari attori coinvolti nella scuola perché tutti servono e perché se la “Legge è uguale per tutti” o, almeno, così è scritto nelle aule dei tribunali, uguali devono essere anche i diritti.

Sperando che voi politici, retribuiti e votati anche dal personale amministrativo tecnico ed ausiliario, diate finalmente un segnale di vero cambiamento nei confronti di tali bistrattati ignorati e vessati dipendenti, ribadiamo che gli ATA non sono solo e semplicemente numeri o esseri inanimati da sostituire a piacimento con chicchessia e da non considerare minimamente, ma persone indispensabili per il buon andamento della scuola italiana che meritano rispetto e considerazione da parte di tutti, nessuno escluso, anche se sono in numero inferiore ai docenti e pertanto meno appetibili dal punto di vista elettorale.

Auspichiamo pertanto che non assecondiate la presa di posizione di un sindacato fatta in data 10-2-2020 in merito all’assegnazione delle risorse del bonus merito anche al personale “non docente”, come definito con un termine obsoleto e riduttivo da questi rappresentanti sindacali; tale pretesa è semplicemente offensiva nei confronti degli amministrativi tecnici ed ausiliari che sono essenziali anche per i docenti tutelati dalla GILDA che, forse non essendo a conoscenza della varietà difficoltà e peculiarità del lavoro ata, cita la democrazia (“…..per distribuirlo ad altri non è un atto di democrazia…..”) e dichiara che “………questa rivendicazione ….non è un atto di prevaricazione nei confronti degli altri lavoratori della scuola…..” ma che di fatto li penalizza ulteriormente.

Restiamo a disposizione per ogni qualsiasi chiarimento e/o informazione, in quanto anche a conoscenza delle esigenze dell’utenza, che dovrebbe essere tutelata in primis, per poter così risolvere finalmente tutte le problematiche della categoria che lavora quotidianamente con impegno per l’intera comunità scolastica e per il bene degli alunni, perché crede ancora nella Scuola Statale e nella sua funzione formativa, e vi invitiamo cordialmente a venire in una delle nostre scuole per vedere personalmente quanto sta accadendo e comprendere che le nostre non sono “lamentele” ma semplici esposizioni della drammatica realtà senza inutili e dannose contrapposizioni fra le varie componenti.



Dipartimento stampa Feder.ATA