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CORONAVIRUS – CHIUSURA SCUOLE RIGUARDA ANCHE IL PERSONALE ATA-SECONDO COMUNICATO

Prot. n. 22/2020 del 25/02/2020

Al Ministro dell’Istruzione

On. Lucia AZZOLINA

Al Ministro della salute

On. Roberto Speranza

Al Presidente della Regione Liguria

Dott. Giovanni TOTI

Al Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale

Loris Azhar PEROTTI

Oggetto: CORONAVIRUS – CHIUSURA SCUOLE RIGUARDA ANCHE IL PERSONALE ATA-SECONDO COMUNICATO

Signori Ministri, purtroppo, con nostro grande rammarico, il nostro paese si trova in una situazione in cui deve fronteggiare una “emergenza epidemiologica” causata dal “COVID19(CORONAVIRUS)” e dobbiamo scrivere, per la seconda volta in due giorni, per chiedere di emanare una ordinanza scritta in maniera molto elementare e senza ambiguità per far si che a tutti i Dirigenti scolastici, i DSGA e a tutto il personale ATA venga data la possibilità di essere esonerati dal servizio in questo particolare frangente.

Capiamo che il momento è grave e che tutti voi siete giustamente impegnati nelle varie operazioni di contenimento dell’emergenza epidemiologica, ma ci risulta che in Liguria e soprattutto nelle province di Genova ed Imperia, non sia stato recepito completamente il comma d dell’art. 1 del decreto legge n.6 del 23 febbraio 2020 in quanto “la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado” equivale alla chiusura delle scuole e non alla sospensione delle attività didattiche, come chiarito dalle USR PIEMONTE E VENETO.

Inoltre molti dirigenti scolastici hanno anche fatto ricevere normalmente il pubblico contravvenendo pertanto alle disposizioni impartite.

Ringraziando il Presidente della regione Liguria Giovanni TOTI per aver preventivamente emanato una ordinanza che recepisce in toto il decreto legge n. 6 del 23.02.2020, dobbiamo però constatare che l’Assessore regionale all’Istruzione Ilaria Cavo ha detto pubblicamente che gli alunni devono e i docenti possono stare a casa mentre dirigenti e personale ATA devono recarsi regolarmente a scuola.

Pertanto, si chiede al Ministro dell’Istruzione e al Ministro della Sanità, che venga emanata una nota di rettifica per tutto il territorio nazionale che chiarisca una volta per tutte che con il termine “la sospensione dei servizi educativi” si intende che le scuole devono essere chiuse con relativa interdizione agli edifici scolastici per tutte le persone, dirigenti alunni docenti e ata, e che le giornate già lavorate vengano giustamente recuperate.

Con l’auspicio che tutto si possa risolvere rapidamente e che presto si esca da questa emergenza, porgiamo distinti saluti.

IL PRESIDENTE NAZIONALE Giuseppe MANCUSO

 

CORONAVIRUS – CHIUSURA SCUOLE RIGUARDA ANCHE IL PERSONALE ATA

Prot. n. 21/2020 del 24/02/2020

Al Ministro dell’Istruzione

Capo di Gabinetto e Dirigente Generale degli Uffici di diretta collaborazione

 

Al Ministro della salute

 

Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali

Direzione Generale della Tutela delle Condizioni di Lavoro

 

Al Ministro per la Pubblica Amministrazione e Semplificazione – Capo Dipartimento

 

Ai presidenti della regione , Piemonte, Veneto e Friuli venezia Giulia, Liguria

 

Oggetto: CORONAVIRUS – CHIUSURA SCUOLE RIGUARDA ANCHE IL PERSONALE ATA

Signori Ministri, Signori Presidenti di regione, con nostro grande rammarico, la nostra Nazione oggi si trova in una situazione in cui deve fronteggiare una “emergenza epidemiologica” causata dal “COVID19(CORONAVIRUS)”.

Purtroppo nel mondo della scuola, ogni volta in cui si verificano cause di forza maggiore, come l’epidemia in corso, se i vari Ministeri e i presidenti di regione, per la parte di loro competenza, non emanano una ordinanza chiara e senza ambiguità, ci troviamo a dover discutere con dirigenti scolastici e D.S.G.A intellettuali che chiedono al personale ATA di recarsi a lavorare o di utilizzare le ferie se non prendono servizio.

Tutto ciò accade perché alcuni sindaci e prefetti promulgano ordinanze con la dicitura “SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE” creando la solita disparità di trattamento fra personale docente e personale amministrativo tecnico ausiliario, dipendenti dello stesso comparto statale, che dovrebbero perciò avere identici diritti e doveri anche e sopratutto in caso di eccezionali eventi; infatti nel caso di sospensione dell’attività didattica gli insegnanti possono rimanere a casa senza problemi, mentre gli ATA devono comunque recarsi a lavorare con tutte le conseguenze del caso o chiedere giorni di permesso.

La scrivente organizzazione sindacale, ritenendo che le cause di forza maggiore, epidemia ecc.. non riguardino solo alunni e docenti, CHIEDE l’emanazione urgente di una ordinanza chiara dove si dica che anche il personale ATA non deve giustificare le assenze in tale contesto.

A tal riguardo, vogliamo ricordare a noi stessi, viste le varie segnalazioni che ci arrivano per farci sapere che alcuni Dirigenti scolastici e DSGA invitano il personale ATA “a chiedere ferie per coprire l’assenza”, che la chiusura delle scuole rientra in una disposizione per gravi eventi.

Di conseguenza, le assenze del personale ATA sono legittimate e non devono essere giustificate e/o recuperate.

Il principio giuridico di riferimento è l’art. 1256 del Codice Civile, che recita:

L’obbligazione si estingue quando, per una causa non imputabile al debitore, la prestazione diventa impossibile. Se l’impossibilità è solo temporanea, il debitore, finché essa perdura, non è responsabile del ritardo dell’adempimento”.

Pertanto, nessuna giustificazione, richiesta di ferie e quant’altro deve essere presentata dal personale ATA per i giorni di mancato lavoro coincidenti con i giorni di chiusura predisposti dalle autorità.

Rimaniamo in attesa di una pronta e urgente ordinanza che dica in maniera chiara che non devono esserci sospensioni delle attività didattiche, ma chiusure delle scuole con relativa interdizione agli edifici scolastici per tutte le persone, dirigenti alunni docenti e ATA.

Porgiamo distinti saluti, augurandoci che la situazione migliori rapidamente e che le persone colpite, alle quali siamo vicini, possano riprendersi al più presto.



IL PRESIDENTE NAZIONALE

Giuseppe MANCUSO

DIRITTI E DOVERI UGUALI PER TUTTI SIA DOCENTI CHE ATA

Prot. 20/2020 del 13/02/2020

Al Ministro della Pubblica Istruzione

On. Lucia Azzolina

Al Ministro per la Pubblica Amministrazione

On . Fabiana Dadone

Ai Segretari di Partito

Agli Organi di Stampa

Personale ATA delle Scuole Italiane

OGGETTO: DIRITTI E DOVERI UGUALI PER TUTTI SIA DOCENTI CHE ATA

Facendo seguito alle parole di due esponenti politiche “ Il …ritiene che sia urgente e doveroso riaprire l’interlocuzione con le organizzazioni e le associazioni del mondo della scuola. Senza la prosecuzione di un confronto aperto, che entri nel merito, si rischia di creare una frattura…” ”….devo avere una visione complessiva della scuola……, non solo tarata sul corpo docente….”, inviamo per conoscenza la nostra richiesta di un incontro rivolta al Ministro dell’Istruzione Prof.ssa Azzolina con la speranza che possiate intervenire attivamente per risolvere la difficile situazione lavorativa del personale ata e per riconoscere finalmente il prezioso contributo di questi solerti dipendenti statali.

Facciamo presente, come sempre ma fino ad oggi purtroppo inutilmente, che non ci sono solo i docenti ai quali voler aumentare gli stipendi, come da alcuni di voi ribadito anche ultimamente e non ci sono solo i dipendenti delle cooperative da immettere in ruolo ma anche e soprattutto i nostri precari presenti ormai da anni nelle graduatorie statali; inoltre le segreterie sono ormai al collasso con i colleghi che sopportano un notevole stress da lavoro correlato, come i collaboratori scolastici costretti a turni massacranti e “obbligati”, al pari di tutto il personale amministrativo tecnico ausiliario, ad effettuare continui straordinari per poter garantire servizi all’utenza ed espletare innumerevoli pratiche anche non di loro competenza.

Non siamo aziende, siamo scuole, non siamo macchine, siamo persone che si rapportano essenzialmente con dei minori!!!!! Non siamo assenteisti o fannulloni statali e il nostro non è un lavoro “tranquillo” anzi è ormai fonte di stress.

Se l’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro si devono considerare tutti i vari attori coinvolti nella scuola perché tutti servono e perché se la “Legge è uguale per tutti” o, almeno, così è scritto nelle aule dei tribunali, uguali devono essere anche i diritti.

Sperando che voi politici, retribuiti e votati anche dal personale amministrativo tecnico ed ausiliario, diate finalmente un segnale di vero cambiamento nei confronti di tali bistrattati ignorati e vessati dipendenti, ribadiamo che gli ATA non sono solo e semplicemente numeri o esseri inanimati da sostituire a piacimento con chicchessia e da non considerare minimamente, ma persone indispensabili per il buon andamento della scuola italiana che meritano rispetto e considerazione da parte di tutti, nessuno escluso, anche se sono in numero inferiore ai docenti e pertanto meno appetibili dal punto di vista elettorale.

Auspichiamo pertanto che non assecondiate la presa di posizione di un sindacato fatta in data 10-2-2020 in merito all’assegnazione delle risorse del bonus merito anche al personale “non docente”, come definito con un termine obsoleto e riduttivo da questi rappresentanti sindacali; tale pretesa è semplicemente offensiva nei confronti degli amministrativi tecnici ed ausiliari che sono essenziali anche per i docenti tutelati dalla GILDA che, forse non essendo a conoscenza della varietà difficoltà e peculiarità del lavoro ata, cita la democrazia (“…..per distribuirlo ad altri non è un atto di democrazia…..”) e dichiara che “………questa rivendicazione ….non è un atto di prevaricazione nei confronti degli altri lavoratori della scuola…..” ma che di fatto li penalizza ulteriormente.

Restiamo a disposizione per ogni qualsiasi chiarimento e/o informazione, in quanto anche a conoscenza delle esigenze dell’utenza, che dovrebbe essere tutelata in primis, per poter così risolvere finalmente tutte le problematiche della categoria che lavora quotidianamente con impegno per l’intera comunità scolastica e per il bene degli alunni, perché crede ancora nella Scuola Statale e nella sua funzione formativa, e vi invitiamo cordialmente a venire in una delle nostre scuole per vedere personalmente quanto sta accadendo e comprendere che le nostre non sono “lamentele” ma semplici esposizioni della drammatica realtà senza inutili e dannose contrapposizioni fra le varie componenti.



Dipartimento stampa Feder.ATA

Richiesta incontro urgente per problematiche personale ATA

Richiesta incontro urgente per problematiche personale ATA

 

Prot. 10/2020 del 24/01/2020

Al Ministro dellIstruzione Prof.ssa Lucia Azzolina

Agli Organi di stampa

A tutto il personale ATA



Oggetto: Richiesta incontro urgente per problematiche personale ATA

La scrivente Federazione composta da persone che lavorano quotidianamente nel delirio delle scuole statali e che cercano in ogni modo di difendere il personale amministrativo tecnico ausiliario presenta i migliori e più sentiti auguri per l’importante e gravoso incarico, unitamente alle congratulazioni per la nomina conferitale dal Presidente Mattarella, con la speranza che possa operare nel migliore dei modi con equità e buon senso.

Sicuramente conoscerà sia il prezioso contributo fornito dagli ATA per far funzionare l’intero sistema scolastico nel migliore dei modi, che la loro rabbia, delusione e malcontento. Tutti i Governi che si sono succeduti nel tempo hanno tolto risorse umane e finanziarie ai servizi generali delle scuole statali, commettendo gravi errori di pianificazione politico/finanziaria, i cui risultati negativi sono evidenti, indiscussi e tangibili.

Il Personale ATA di tutte le aree, che svolge in modo prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, funzioni superiori non retribuite e non valorizzate, è genericamente dimenticato da tutti e soggetto a tagli a fronte di aumentate responsabilità, mentre il corpo docente è stato rivalutato e potenziato.

Speriamo pertanto che le sue recenti affermazioni “Tutto il personale dovrà essere valorizzato …….. ma anche del personale ATA (amministrativo, tecnico e ausiliario) sempre troppo poco considerato” producano finalmente qualcosa di positivo per questa categoria di lavoratori statali educati e silenziosi ma da troppo tempo sfruttati e malpagati con miseri salari rispetto ad altri settori statali e non si riducano in sola formazione.

Per quanto riguarda l’aspetto retributivo tutti i politici, anche quelli delle opposizioni, chiedono un aumento e un adeguamento stipendiale ma solo per i docenti e per i dirigenti: si vede che gli ata devono continuare ad essere sfruttati per una miseria considerati un “fardello inutile da scaricare” anziché un valore aggiunto dell’intera comunità scolastica; la situazione lavorativa però è drasticamente peggiorata in questi ultimi anni perché le mansioni richieste senza un adeguato contratto sono notevolmente più impegnative e numerose, gli addetti sempre meno, i titoli di studio necessari sono stati elevati ma le retribuzioni sono sempre ancorate al mero livello esecutivo; sono una risorsa preziosa per la scuola e lo Stato senza gravare in maniera eccessiva sulle finanze pubbliche perchè i loro stipendi sono fra i più bassi della Pubblica Amministrazione ed essendo lavoratori e servitori utili ed indispensabili devono avere pari diritti e doveri dei docenti.

Anche il nuovo Contratto è stata una delusione e si spera che il prossimo sia più giusto ed equo e che vengano approntate, sia economicamente che giuridicamente, tutte le necessarie e dovute trasformazioni e modifiche dei nostri profili prescindendo da quanto stanno discutendo nella “Commissione Paritetica per l’innovazione del sistema di classificazione professionale” (revisione attuali profili da federata sempre richiesta) che tra l’altro avrebbe già dovuto terminare da tempo i suoi lavori.

L’unico spiraglio di speranza che rimane, anche se la strada per uscire dal tunnel sarà ancora lunga e difficile, è che la Politica, la cosiddetta Buona Politica, torni ad affermare il suo giusto ruolo, ridando dignità lavorativa e stipendi adeguati al Personale Amministrativo, Tecnico ed Ausiliario della Scuola.

La Feder.ATA pertanto si permette di offrirle un umile contributo con competenza e professionalità per poter trovare una soluzione alle numerose problematiche relative al personale amministrativo tecnico e ausiliario, in quanto conosciute e vissute personalmente, specificando che occorrerebbe un Sottosegretario con delega al personale ATA che provenga ovviamente da quel settore.

A tal proposito si chiede un incontro urgente per poter lavorare insieme in e per una scuola pubblica efficiente, sicura e di qualità dove poter far crescere e studiare in primis nel migliore dei modi bambini e ragazzi, cercando di trovare valide soluzioni per i problemi di tutti gli ata, che stanno garantendo con spirito di sacrificio e abnegazione la sopravvivenza della nostra amata scuola statale (abolizione del precariato, aumento organici in modo da poter ottemperare alle molteplici pratiche sempre più complesse e talvolta anche di altri Enti come l’INPS e garantire sicurezza igiene e aperture pomeridiane in tutte le istituzioni da nord a sud, modifica in positivo di tutte le attuali aree e/o profili, passaggi alle aree superiori, revisione procedure utilizzate dalle segreterie per evitare notevoli perdite di tempo per l’inserimento di tantissimi identici dati su programmi diversi, giusto adeguamento delle retribuzioni a carichi di lavoro e titoli di studio, eliminazione temporizzazione e ricalcolo ricostruzione carriera direttori SGA in servizio al 1° settembre 2000 e colleghi provenienti dagli Enti Locali, riconoscimento del Bonus scuola anche a tutti gli ATA, riconoscimento del profilo di videoterminalista agli amministrativi, ripristino posizioni economiche, risoluzione problema  assistenti amministrativi f.f. dsga su cui più volte abbiamo espresso il nostro parere, chiarimento complessa gestione laboratori per gli assistenti tecnici che dovrebbero comunque essere presenti anche negli istituti comprensivi, definitivo ed equo chiarimento in merito all’annoso e fumoso problema del “cambio pannolino” agli alunni in grave situazione di handicap, giusto e doveroso riconoscimento per tutto il personale precario che dovrà essere considerato prima dei lavoratori delle ditte e cooperative di pulizia, ai quali va ovviamente tutta la comprensione, ma che non sono precari ata come è stato erroneamente detto ecc. …..).

Si fa notare che la presente federazione, fin dalla sua istituzione, ha sempre avuto un fortissimo consenso; i documenti vengono letti da moltissimi utenti, anche sui social network, le richieste vengono approvate dalla quasi totalità del Personale ATA, tanto è vero che anche tutte le altre forze sindacali stanno traendone spunti per i loro programmi e le loro piattaforme contrattuali e ad uno nei primi scioperi ha parlato davanti al MIUR anche una vostra esponente condividendo quanto esposto.

Confidando nel suo buon senso e nella sua serietà professionale, e tenendo presente quanto da lei affermato, “C’è tanto lavoro da fare. E lo faremo. A testa bassa, con umiltà, attraverso l’ascolto, il confronto e continuando ad andare nelle scuole, come ho fatto in questi mesi da Sottosegretaria. Ho dato disposizione di avviare subito i processi di sburocratizzazione per semplificare quelle pratiche che rendono difficile la vita quotidiana di dirigenti e segreterie scolastiche” “La scuola non è un onere per lo Stato, è un investimento”, si ringrazia anticipatamente, si saluta distintamente e si porgono i migliori e più sentiti auguri per il suo impegnativo e oneroso incarico.

Ufficio Stampa Feder.ATA

 

 

 

BUON 2020 DA FEDER.ATA

BUON 2020 DA FEDER.ATA

RICORSO PER L’APPALTO DELLE PULIZIE- PRIMA I COLLABORATORI SCOLASTICI INSERITI IN GRADUTORIA

RICORSO PER L’APPALTO DELLE PULIZIE- PRIMA I COLLABORATORI SCOLASTICI INSERITI IN GRADUTORIA

Prot. N. 261 del 26/11/2019

A tutti i collaboratori scolastici

RICORSO PERSONALE ATA – AGENZIA DI PULIZIE

(CONCORSO)

AVVISO DI NUOVO RICORSO PRESSO IL TAR LAZIO – SEZ. ROMA PER

ESSERE AMMESSI ALLA PARTECIPAZIONE AL CONCORSO RISERVATO AL

PERSONALE ATA – AGENZIA DI PULIZIE.

Si informano tutti gli interessati che la Feder.ATA, in collaborazione con l’Avvocato Giuseppe Versace del Foro di Bologna, ha predisposto il ricorso collettivo presso il Tribunale Amministrativo Regionale Lazio – Sede di Roma, al fine di impugnare il Bando del Concorso, con il relativo Decreto Ministeriale, di prossima pubblicazione, per ottenere l’ammissione alla partecipazione del personale ATA, iscritto nella I^, II^ e nella III^ Fascia d’Istituto. Tale ricorso intende tutelare il Personale ATA, nello specifico la categoria dei Collaboratori Scolastici, figura importante al fine di garantire la gestione e lo svolgimento delle lezioni presso gli Istituti Italiani, in quanto il personale assunto presso le Cooperative e le Ditte esterne, che svolgono attualmente le pulizie presso gli Istituti Scolastici, nulla hanno a che fare con il Mondo della Scuola.

PUO’ PARTECIPARE AL PRESENTE RICORSO:

  • Il Personale ATA – Collaboratore Scolastico – inseriti nella Graduatorie di I^ e II^ Fascia d’Istituto (anche con servizio inferiore a 10 anni presso le scuole statali).
  • Il Personale ATA – Collaboratore Scolastico – non inserito nella Graduatorie di I^ e II^ Fascia d’Istituto.
  • Il Personale ATA – Collaboratore Scolastico – in possesso del Diploma di Maturità e/o Diploma di Licenzia media.

Il costo del ricorso è di € 100,00 per i non iscritti e €70,00 per gli iscritti a Feder.A.T.A. Il termine ultimo per aderire è fissato al 21.12.2019 (salvo proroghe in attesa della pubblicazione del Bando).

Pertanto chi fosse interessato può contattare i seguenti numeri 349.2207586 dal Lunedì al Venerdì dalle ore 17.30 alle 19.30 e il numero 329.166.1004 tutti i giorni anche inviando un messaggio tramite whatsapp oppure inviare una email: info.ricorsi@federata.it avendo per oggetto: Ricorso Feder.A.T.A. Agenzie Pulizie.

Il Presidente della Feder.ATA Giuseppe Mancuso

link per la modulistica: https://www.federata.it/elenco-ricorsi/

link per contatti relativi al ricorso: https://www.federata.it/ricorsi/adesione-ricorsi/

 

sicurezza sul lavoro – mancata applicazione Decreto Legislativo 81/08

Sicurezza sul lavoro – mancata applicazione Decreto Legislativo 81/08

 

Download documento: sorveglianza_20sanitaria_20lazio

 

 

 

REVOCA E DIFFERIMENTO sciopero nazionale

Comunicazione del 19/11/2019

Al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Direzione Generale della Tutela delle Condizioni di Lavoro

 

Al Ministero per la Pubblica Amministrazione e Semplificazione Capo Dipartimento

 

Al Ministero per la Pubblica Amministrazione e Semplificazione URSPA

Ufficio per le relazioni sindacali delle pubbliche amministrazioni

 

Al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca

Capo di Gabinetto e Dirigente Generale degli Uffici di diretta collaborazione:

 

Alla Commissione di garanzia per l’attuazione della Legge sullo Sciopero nei Servizi

Pubblici Essenziali

Oggetto: revoca proclamazione sciopero nazionale del personale A.T.A. il giorno 27 novembre 2019 e differimento alla data del 11 dicembre 2019.

  • Avendo esperito in data 25 settembre u.s. il tentativo di conciliazione con esito negativo;
  • Avendo con n. 151/2019 del 07/10/2019 proclamato lo sciopero nazionale per il giorno 27 novembre 2019;

con la presente si revoca lo sciopero del 27 novembre 2019 e si differisce lo sciopero per il giorno 11 dicembre 2019.

IL PRESIDENTE NAZIONALE

Giuseppe MANCUSO

Ferme richieste per il personale ATA

Prot. n. 153/2019 del 09/11/2019

AL Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca

Al Ministro per la Pubblica Amministrazione e Semplificazione

Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali

Alla Commissione Cultura del Senato

Alla Commissione cultura della Camera dei Deputati

Agli Organi di Stampa

Oggetto: Ferme richieste per il personale ATA

L’Associazione sindacale Feder.ATA, nata per tutelare solo ed esclusivamente il personale amministrativo tecnico ed ausiliario, allega lettera prot. n 152/2019 del 29-10-19, che rispecchia i sentimenti e i pareri dei colleghi e dalla quale si evince la problematica situazione in cui versa tutto il personale ATA ormai da anni.

Inconfutabile è la carenza di organico resa ancor più eclatante dalla drammatica vicenda di Milano.

La scrivente ha inviato ripetutamente ai vari governi ed esponenti politici che si sono succeduti varie lettere facendo presente, tra i vari temi trattati, che la sorveglianza non poteva essere garantita con disposizioni che si stavano ormai succedendo in una escalation negativa, ma nessuno ha mai preso in considerazione quanto asserito.

Ora tutti parlano e avanzano proposte, alcune assolutamente improponibili come quella di una dirigente che chiede “la possibilità di utilizzare lavoratori socialmente utili ai pianiperché “nelle scuole italiane mancano sessantamila collaboratori scolastici(probabilmente non sa ancora quanto sia specifico il lavoro di un ata a contatto costante con minori, che non può pertanto essere sostituito da chicchessia)

L’accordo sottoscritto recentemente tra il M.I.U.R e i sindacati di categoria in merito sempre ai dirigenti (reperire ulteriori risorse per gli stipendi dei Dirigenti Scolastici, in modo da mantenere i livelli medi retributivi attuali”) suona come l’ennesima beffa: E’ l’ora di finirla!!!

Dovete seriamente e finalmente e costruttivamente pensare al personale amministrativo tecnico ed ausiliario sia in termini di organici, rivedendone gli obsoleti e sorpassati criteri, che di retribuzioni!!!!

Deve essere urgentemente approntata la revisione di aree e profili ormai inadeguati, perché i lavori complessi sono svolti con autonomia e professionalità crescente ma i livelli retributivi sono insoddisfacenti essendo corrispondenti ancora al 3° e 4° livello della carriera esecutiva tuttora vigente come nel 1976 quando bastava una 5° elementare per i “bidelli” e una 3° media per gli “applicati di segreteria”. Risulta pertanto chiara la violazione dell’art. 36 della Costituzione che recita “il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”. Non c’è nessun’altra categoria di dipendenti statali che percepisce così poco come i collaboratori scolastici, considerati ultimi da tutti ma essenziali come gli assistenti, anch’essi sottopagati, per il buon andamento delle scuole statali.

Deve essere finalmente rivista la complessa figura degli assistenti tecnici che devono essere inseriti inoltre anche negli istituti comprensivi.

Deve essere eliminato l’assurdo divieto di nominare supplenti nato solo per far cassa, come le riduzioni di organico, sulla pelle dei colleghi e dell’utenza.

Devono essere immessi in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili i precari statali utilmente inseriti nelle graduatorie, che hanno gli stessi diritti, e non solo doveri, dei dipendenti delle cooperative.

Devono essere riconosciuti bonus e buoni pasto anche agli ATA che non sono solo e semplicemente numeri o esseri inanimati da sostituire a piacimento con chiunque e da non considerare minimamente, ma persone indispensabili per il buon andamento della scuola italiana che meritano rispetto e considerazione da parte di tutti, nessuno escluso, anche se sono in numero inferiore ai docenti e pertanto meno appetibili dal punto di vista elettorale.

Non esiste un altro datore di lavoro che sfrutta così i propri utili ed indispensabili dipendenti (basta pensare ad esempio al caso degli assistenti amministrativi facenti funzione D.s.g.a).

La categoria stanca, delusa, avvilita e stressata è pronta allo sciopero per far sentire la propria voce finora inascoltata.

Pertanto, anche se piccola e forse non degna per voi di nota, Feder.ATA rinnova la disponibilità ad un incontro o a fornire una consulenza fattiva e foriera di consigli derivanti dall’esperienza diretta e continua, oltre che da continui autoaggiornamenti, in modo da poter risolvere i molteplici problemi di tutta la categoria che si è sempre adoperata in ogni modo e con notevoli sacrifici per garantire il miglior servizio possibile nelle scuole statali nell’interesse in primis dei nostri alunni, futuri uomini e donne di questa povera bellissima Italia.



Dipartimento stampa Feder.ATA

allegato lettera prot. n 152/2019 del 29-10-19

Amara lettera di inizio anno

Prot. n. 152/2019 del 29/10/2019



Al tutto il personale ATA

Loro Sedi

Agli Organi di Stampa

Oggetto: Amara lettera di inizio anno.

Carissimi colleghi e compagni di sventura Il tempo passa e un altro anno scolastico ormai è iniziato fra mille problemi ennesime discriminazioni e solita scontata mancanza di considerazione nei confronti del personale ATA.

Purtroppo tutte le nostre giuste rivendicazioni che esplicitiamo di seguito passano in secondo piano, anzi scompaiono addirittura, di fronte a quanto successo a Milano, perché nulla è paragonabile alla vita di un nostro piccolo alunno che non c’è più a seguito di un tragico incidente accaduto nella sua scuola durante l’orario scolastico; profondamente colpiti siamo vicini alla famiglia in questo terribile momento ed evitiamo di rivangare quello che abbiamo sempre affermato con forza ma che solo ora tutti stanno ribadendo.

E’ cambiato il Governo ma i nuovi e/o vecchi politici continuano a proferire elogi ai docenti promettendo loro aumenti stipendiali “…..È necessario dare un riconoscimento agli insegnanti. Penso ad un aumento mensile a tre cifre,….””……Bisogna creare le condizioni perché i docenti possano fare bene, solo a quel punto valutazione e premio per merito….” ….i docenti italiani, come ci ha ricordato recentemente il rapporto Ocse, sono tra i meno pagati in Europa: aumentare la loro retribuzione è doveroso, trovare le risorse deve essere un impegno prioritario di tutto il governo…” ”….Il problema è che lo stipendio di chi insegna in Italia, come certificato di recente dall’Aran, è talmente ridotto ai minimi termini che anche il costo della vita lo ha sovrastato: addirittura di 12-14 punti di inflazione certificata negli ultimi dieci anni rispetto ai compensi mensili. Un ritardo che è stato quantificato in oltre mille euro di potere d’acquisto solo negli ultimi sette anni…”. E chi più ne ha più ne metta…… o sarà solo una distrazione un refuso e tutti pensano di aumentare gli stipendi giustamente anche al personale amministrativo tecnico ausiliario che vive lavora e si prodiga nelle scuole statali?……………

Peccato che nessuno si ricordi o colpevolmente non sappia che, come abbiamo fatto notare più volte, sono gli stipendi degli assistenti e dei collaboratori che fanno abbassare notevolmente la media stipendiale dei dipendenti della scuola statale come si può evincere facilmente consultando le tabelle con le retribuzioni lorde mensili:

collaboratore scolastico: 1390,21 – assistente amministrativo o tecnico: 1538,27

docente di scuola primaria o infanzia: 1871,93 – docente di scuola secondaria: 2014,38.

Pertanto decisamente molto bassi, se si pensa che il netto di un collaboratore si aggira sui mille euro, considerando inoltre che spesso il titolo di studio è uguale o maggiore a quello degli insegnanti e che le mansioni svolte attualmente non corrispondono più alla sorpassata ed anacronistica ma purtroppo sempre in vigore carriera esecutiva.

Speriamo che il nuovo Governo punti come detto sulla scuola, eliminando le diseguaglianze sociali e valutando quindi e finalmente gli ATA aumentandone in maniera consona gli organici in quanto sono figure indispensabili anche per la sicurezza e la sorveglianza.

I fondi si possono e devono reperire come abbiamo più volte affermato ad esempio con la eliminazione del “carrozzone” INVALSI, la drastica riduzione dei finanziamenti alle scuole paritarie che non utilizzano le graduatorie statali per le loro assunzioni ma altri sistemi…, l’eliminazione della figura dei revisori dei conti per le scuole, l’uso di tutti i risparmi generati da vari ridimensionamenti e contrazioni organiche solo per il comparto scuola pubblica, il blocco degli aumenti alle pensioni “baby”, l’eliminazione e/o riduzione delle spese militari all’estero, la diminuzione degli stipendi di politici parlamentari e addetti alle Camere, la riduzione del numero dei parlamentari (che forse finalmente sarà varata?!?), la riduzione delle consulenze esterne da riassegnare all’interno della P.A. o nelle Commissioni Parlamentari, la riduzione degli affitti della P.A. verso terzi ecc….

Eclatante è stata la decisione, non dissimile da quella degli anni precedenti, di prevedere per le nomine in ruolo solo 7.646 posti a fronte dei circa 19000 vacanti, procurando pertanto alle scuole e, ovviamente all’utenza e in primis agli alunni, notevoli problemi, ma di assumere a tempo indeterminato dal primo gennaio 2020 i lavoratori delle cooperative private; anche questa volta si è deciso di NON stabilizzare i nostri precari su tutti i posti vacanti con una fase transitoria di assunzioni da attingere, oltre che dalla prima fascia, anche, in caso di esaurimento delle permanenti, da nuove graduatorie provinciali, da istituire con una apposita legge, che comprendano tutti gli aspiranti inseriti in seconda e terza fascia che abbiano prestato servizio per almeno 180 giorni in sole scuole statali nella stessa qualifica e che abbiano anche il titolo di studio attualmente necessario, come ora stanno proponendo, ma solo per i docenti come al solito, alcuni sindacati e parlamentari. In tal modo si riuscirà “a premiare il servizio già prestato, ma senza dimenticare la meritocrazia”, e si “restituirebbe alle scuole il personale adeguato e necessario per garantire la giusta vivibilità delle aule, per gli studenti e per gli stessi lavoratori” perché, come è stato giustamente detto “bisogna proprio ribaltare l’idea che dalla crisi si esca soltanto tagliando e risparmiando” e si eviterebbe di avere in servizio personale non qualificato.

Altra assurdità è stata la telenovela relativa ai fondi del FIS che sono stati accreditati alle scuole solo ad agosto inoltrato; questo ritardo vergognoso era dovuto ufficialmente all’Ufficio Centrale di Bilancio del Mef, che non aveva ancora registrato i relativi decreti, ma il risultato comunque è stato che le segreterie hanno dovuto affrontare l’ennesimo super lavoro, tra l’altro in un periodo di meritate ferie, per poter pagare i compensi al personale interessato che tuttavia in molti casi ha preso in ritardo quanto dovuto.

Anche la Commissione paritetica sull’ordinamento professionale del personale ATA istituita ai sensi dell’art. 34 del CCNL 2016-2018 e voluta probabilmente per non procedere in sede di contrattazione alla doverosa e da noi più volte richiesta revisione di aree e profili, ormai inadeguati rispetto a tutti i mutamenti dovuti all’autonomia e all’innalzamento dei titoli di studio necessari, si è riunita solo tre volte dalla sua costituzione perché nessuno ha compreso che i lavoratori ATA sono ormai oberati da impegni e compiti sempre più complessi e stressanti.

Non è stata ancora trovata una vera soluzione per la problematica situazione in cui versano quegli assistenti amministrativi facenti funzione DSGA, sfruttati dall’Amministrazione che oggi ritiene che non siano più competenti in quanto senza laurea specifica (ma ci sono ministri non laureati o addirittura non diplomati).

Il lavoro dei direttori dei servizi generali ed amministrativi, degli assistenti amministrativi e tecnici e dei collaboratori scolastici è anche quest’anno, e da ora purtroppo ancor di più, oltremodo stressante fra mille incombenze, continui e ulteriori trasferimenti di compiti da altre amministrazioni, come ad esempio l’INPS, sistemi che non funzionano, attrezzature obsolete, carenze ormai croniche degli organici dovute ai tagli perpetuati negli anni e alla mancata revisione dei loro criteri di definizione, divieti di sostituzione colleghi assenti e a volte penuria di disposizioni precise. Inutile dilungarci in esempi dettagliati poiché tutti voi conoscete perfettamente questa drammatica situazione vivendola ogni giorno, ma vogliamo ricordare che sicurezza e sorveglianza devono essere sempre e comunque “garantite nei luoghi in cui i nostri ragazzi passano le giornate”, perché non ci siano più tragedie immani; a tal proposito confidiamo che gli organismi preposti intervengano al più presto soprattutto su organici e divieti assurdi.

Il personale ATA non può e non deve essere equiparato agli altri dipendenti pubblici in quanto il suo lavoro è totalmente diverso essendo a contatto con minori, perciò il MIUR deve pretendere che non vengano applicate anche alle scuole misure pensate per la pubblica amministrazione nel suo insieme; auspichiamo pertanto che si elimini effettivamente, e non solo a parole, la decisione di impegnare milioni di euro, sottratti ad investimenti necessari come per la sicurezza e la funzionalità, per installare costosi rilevatori di impronte per combattere un assenteismo non presente nelle scuole.

Tutti voi dovreste finalmente capire che solo unendoci potremo farci rispettare e considerare ottenendo un giusto riconoscimento giuridico ed economico; da parte nostra cercheremo di far recepire ai nostri governanti e ai media le nostre e vostre giuste rivendicazioni offrendo la nostra consulenza e mettendoci a disposizione di chi vorrà finalmente e fattivamente interessarsi alle nostre problematiche in modo da rendere i nostri istituti luoghi dove tutti, sia alunni in primis che personale possano vivere e lavorare con serenità e tranquillità.

Anche se profondamente rattristati da quanto successo, vi e ci auguriamo comunque un buon lavoro nel delirio quotidiano delle nostre scuole statali, che sopravvivono anche grazie al nostro e vostro modesto ma essenziale contributo.



Dipartimento stampa Feder.ATA