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PRESENTAZIONE EMENDAMENTI AL D.L 8 APRILE 2020 N. 22

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PRESENTAZIONE EMENDAMENTI AL D.L 8 APRILE 2020 N. 22

Al Presidente della commissione

VII Istruzione del Senato

Sen. Mario Pittoni

Oggetto: proposte di emendamento al decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22.

Egregio Presidente,

nella scuola il cambiamento determinato dal Coronavirus con la sospensione della libertà ha prodotto un impatto molto forte sul sistema scolastico mettendo a dura prova la nostra quotidianità.
Nel frattempo qualche esperto virologo sostiene che prima di dicembre le scuole non si potranno riaprire, pena gravi rischi per tutti e per la salute pubblica.

Come evidenziato dai signori legislatori è chiaro che si debbano “disciplinare, con strumenti temporalmente efficaci, tutte le complesse operazioni relative alla chiusura dell’anno scolastico 2019/2020 e all’avvio dell’anno scolastico 2020/2021, tenendo conto di scelte ineludibili, già da oggi vincolate dalla situazione determinatasi a seguito dell’emergenza sanitaria, e altre, la cui esatta portata è da valutarsi esclusivamente in riferimento all’andamento epidemiologico e alla data di ripresa delle normali attività didattiche…..”

In occasione dell’iter parlamentare per la conversione in legge del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22, recante misure urgenti sulla regolare conclusione e l’ordinato avvio dell’anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato (AS1774), La scrivente Federazione, da sempre in prima linea per comprendere i veri problemi del Personale ATA perché composta esclusivamente da Collaboratori Scolastici, da Assistenti Amministrativi e Tecnici e da Direttori Sga, presenta al Parlamento e al Governo poche proposte emendative atte a modificare e/o implementare quanto in esso contenuto.

Di seguito elenchiamo e motiviamo le nostre proposte che speriamo possano essere recepite per migliorare l’efficacia delle azioni che si renderanno necessarie relative alla chiusura dell’anno scolastico 2019/2020 e all’avvio dell’anno scolastico 2020/2021 e la gestione di tutto il complesso apparato scolastico.

Proposte emandative:

  1. Proroga supplenze ATA in assenza del titolare;
  2. Continuità occupazionale personale scolastico;
  3. Aumento degli organici del personale ATA;
  4. Istituzione di un assistente tecnico in organico di diritto per ogni istituto comprensivo;
  5. Istituzione del bonus di 500 euro per il personale ATA;
  6. Passaggio in area AS di tutti i collaboratori scolastici;
  7. Passaggio in area C di tutti gli assistenti amministrativi/videoterminalista e tecnici/animatori digitali;
  8. Passaggio nel profilo di DSGA degli assistenti amministrativi facenti funzione DSGA con 36 mesi di servizio;
  9. Immissione in ruolo su tutti i posti ATA disponibili e vacanti in organico di diritto;
  10. Revisione del profilo di D.S.G.A.

All’ art. 1

PER UNA MIGLIORE E REGOLARE VALUTAZIONE DELL’ANNO SCOLASTICO 2019/2020

  • ATTIVARE LE PROROGHE DELLE SUPPLENZE BREVI ANCHE AL PERSONALE ATA

Motivo: nell’ottica di una serena, per quanto possibile, conclusione di questo travagliato anno scolastico, serve avere nelle scuole l’organico al completo, per cui se l’assenza del titolare si protrae, bisogna attivare le proroghe dei vari contratti che non sono state più fatte a seguito della sospensione delle attività. Proroghe supplenze personale ATA significa salvaguardare la continuità occupazionale dei precari, come proferito ma non realizzato concretamente dalla Ministra AzzolinaCon il decreto  #CuraItalia salvaguardiamo i contratti dei supplenti, sia docenti che Ata. Nessuno perderà il posto. ……………………..” e garantire perciò nel migliore dei modi, senza organici ulteriormente ridotti, l’espletamento delle numerose e complesse pratiche relative alla chiusura dell’anno.

All’art. 2

  • MIGLIORARE LA GESTIONE DELL’APPARATO SCOLASTICO GARANTENDO LAVORO E AZZERANDO IL PRECARIATO

dal 1° settembre 2020 vengano prorogati i contratti del personale ATA in servizio alla data del 30 giugno o 31 agosto in attesa dell’espletamento delle varie procedure.

aumentare e completare l’organico ATA entro l’inizio del prossimo anno scolastico in modo da avere immediatamente personale a sufficienza per fronteggiare le varie situazioni.

Motivo: bisogna avere sin dal 01 settembre personale a sufficienza per fronteggiare le varie problematiche e situazioni che si presenteranno soprattutto all’inizio del nuovo anno e bisogna poter garantire sicurezza pulizia e igiene innanzitutto, ovviamente dopo che gli Enti Locali avranno provveduto ad effettuare le previste sanificazioni che non sono, come da noi ripetutamente scritto, di competenza dei collaboratori scolastici; se non venisse accolta questa proposta le segreterie, eventualmente sguarnite per mancanza di amministrativi, non potrebbero espletare al meglio, nonostante il solito notevole impegno sempre profuso, tutte le complesse pratiche inerenti l’inizio anno, in special modo quelle legate alle graduatorie, eliminando il ricorso alle MAD, che comporta un’enorme mole di lavoro per gli assistenti amministrativi.

  • Istituzione a partire dall’anno scolastico 2020-2021 del profilo di assistente tecnico dell’area AR02 in organico di diritto in ogni istituto comprensivo, superando quanto stabilito dalla normativa vigente (1000 unità) per il solo periodo emergenziale;

Motivo: la presenza della figura dell’assistente tecnico dell’area AR02 negli istituti comprensivi sin dal prossimo anno scolastico, garantirebbe il proseguo della didattica a distanza e rispetterebbe la risoluzione presentata in data 15 marzo 2019, dall’On, Villani nelle Commissioni VII e XI (la 7-00208).

La presenza di un assistente tecnico sarebbe oltremodo utile visto il crescente e doveroso utilizzo di strumenti informatici e tecnologici negli istituti comprensivi e costituirebbe inoltre un risparmio per le scuole in quanto non sarebbero più costrette a stipulare contratti con personale esterno, oltretutto possibile portatore di virus.

  • Istituzione del BONUS di 500 EURO per il personale ATA

Motivo: Visto che il lavoro agile degli amministrativi e dei tecnici è ormai la norma e che devono supportare l’attività didattica a distanza, si richiede che venga istituito anche per il personale ATA, siano essi a tempo indeterminato che determinato, il bonus previsto dalla legge per i soli docenti di ruolo in modo che possano dotarsi della strumentazione necessaria senza dover attingere alla propria o senza dover fare acquisti in tal senso a proprie spese.

All’ art. 4

  • Passaggio in area AS di tutti i collaboratori scolastici con lo svuotamento del profilo A;

Motivo: assicurare figure necessarie, previste dal CCNL ma mai concretizzate, anche se da noi sempre richieste, per assicurare la gestione e lo svolgimento delle varie attività essenziali nell’emergenze in atto, nell’ottica di un miglior controllo e gestione di tutte le complesse procedure che si andranno a determinare. Facciamo tra l’altro presente che non sono più stati revisionati gli ormai anacronistici profili professionali, ancora suddivisi in aree obsolete, vista l’enorme mole di lavori complessi e i titoli di studio oggi richiesti, che una commissione appositamente costituita doveva rivedere, per cui ci sembra doveroso almeno il passaggio di area richiesto. Inoltre si devono annullare le interpretazioni forzate del mansionario, purtroppo tuttora in vigore, che presuppongono che debbano essere i collaboratori scolastici ad effettuare il delicato cambio dei pannolini senza una adeguata formazione, per non ledere i diritti dei nostri alunni diversamente abili.

  • Passaggio in area C di tutti gli assistenti amministrativi/videoterminalisti e tecnici/animatori digitali con lo svuotamento del profilo B;

Motivo: assicurare profili necessari, previste nel CCNL ma mai concretizzate, anche se da noi sempre richieste, per assicurare la gestione e lo svolgimento delle varie attività essenziali nell’emergenze in atto, nell’ottica di un miglior controllo e gestione di tutte le complesse procedure che si andranno a determinare. Facciamo tra l’altro presente che non sono più stati revisionati gli ormai anacronistici profili professionali, ancora suddivisi in aree obsolete, vista l’enorme mole di lavori complessi e i titoli di studio oggi richiesti, che una commissione appositamente costituita doveva rivedere, per cui ci sembra doveroso almeno il passaggio di area richiesto.

Gli Assistenti Amministrativi nella scuola sono stati assunti con il semplice diploma di Licen­za media e come competenze, l’esecuzione di lavoro impostato dal Segretario come mansione.

Con il passare degli anni, i vari contratti di lavoro-elaborati, scritti e firmati, di fatto hanno modificato la situazione giuridica iniziale, intervenendo su un sempre maggiore aggravio di lavoro e, quindi, all’assistente amministrativo è stata data e chiesta responsabilità, senza mai però modificare sostanzialmente il suo status iniziale.

Di fatto, il personale di segreteria si è dovuto accollare una mole di lavoro ben più pressante di quanto non fosse nelle proprie mansioni ( è competenza diretta la tenuta dell’archivio e del protocollo c.f.r. D.P.R. 588/1985). In merito alle attuali incombenze svolte dagli assisten­ti amministrativi, si possono richiamare, esemplificando: ricostruzioni di carriera, pensiona­menti, cause di inabilità, dispense dal servizio, contratti, ecc.. Dette mansioni, che in virtù del decentramento amministrativo sono ora di competenza delle scuole, in precedenza fa­cevano capo agli attuali ambiti territoriali e/o all’amministrazione centrale, ed in tale sede erano attribui­te a funzionari dell’area C.

Sono state innovate tutte le procedure amministrative e contabili di competenza delle isti­tuzioni scolastiche, o per meglio dire delle segreterie delle istituzioni scolastiche.

Per lo svolgimento della ordinaria attività delle segreterie è richiesta la conoscenza, nean­che troppo superficiale di:

  • Informatica.
  • Diritto ( in ogni sua branca: amministrativo, sindacale, civile, tributario, previdenzia­le ecc.)
  • Contabilità.

Gli ultimi CCNL hanno modificato il titolo di studio necessario senza cambiare il lato economico (giusto riconoscimento del lavoro svolto giornalmente)

Il passaggio in area C darebbe anche il riconoscimento di videoterminalista in quanto, oggi più che mai l’informatizzazione avanzata delle scuole e del lavoro delle segreterie ampliato notevolmente negli ultimi anni comporta un aumento notevole di ore trascorse davanti al computer, che non viene considerato e tutelato, né per una adeguata preparazione, né a livello economico né a livello di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il passaggio in area C darebbe agli assistenti tecnici, quel giusto riconoscimento giuridico-economico del lavoro tecnico svolto giornalmente supportando i docenti ITP.

Agli assistenti tecnici di area AR02 il riconoscimento di animatore digitale.

Motivo: perché gli assistenti tecnici di area AR02, oggi più che mai, con l’emergenza epidemiologica, svolgono un fondamentale supporto alle innovazioni tecnologiche e digitali aiutando generalmente e maggiormente i docenti non sempre preparati in questo campo.

  • Passaggio nel profilo di DSGA degli assistenti amministrativi facenti funzione DSGA con 36 mesi di servizio

Motivo: in considerazione della sospensione del concorso pubblico, per esami e titoli, per la copertura di 2004 posti di direttore dei servizi generali ed amministrativi del personale ATA pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 102 del 28 dicembre 2018, gli assistenti amministrativi facente funzione di DSGA nell’ultimo triennio devono transitare in tale profilo dal 1 settembre 2020 attraverso l’istituzione di una graduatoria provinciale redatta secondo i criteri ai sensi dell’ex art. 14 del CCNI sugli utilizzi

…i posti del profilo professionale di direttore dei servizi generali e amministrativi non assegnati a mezzo di contratti di lavoro a tempo determinato fino al termine dell’anno scolastico, a causa dell’esaurimento della graduatoria permanente di cui all’articolo 7 del decreto ministeriale 146/2000, sono ricoperti dagli assistenti amministrativi titolari e/o in servizio nella medesima istituzione scolastica, beneficiari della seconda posizione economica di cui all’articolo 2 della sequenza contrattuale 25 luglio 2008, le cui modalità attuative sono regolamentate dall’Accordo nazionale 12 marzo 2009”:

  1. Assistenti amministrativi TITOLARI II POS. ECONOMICA + 3 ANNI SERVIZIO DSGA + TITOLO DI STUDIO PER L’AREA D;
  2. Assistenti amministrativi TITOLARI II POS. ECONOMICA + 3 ANNI SERVIZIO DSGA;
  3. Assistenti amministrativi TITOLARI I POS. ECONOMICA + 3 ANNI SERVIZIO DSGA + TITOLO DI STUDIO PER L’AREA D;
  4. Assistenti amministrativi TITOLARI I POS. ECONOMICA + 3 ANNI SERVIZIO DSGA;
  5. Assistenti amministrativi CON 3 ANNI DI SERVIZIO DSGA + TITOLO DI STUDIO PER L’AREA D;
  6. Assistenti amministrativi CON 3 ANNI DI SERVIZIO DSGA .

Gli assistenti amministrativi a tempo indeterminato, vengono inseriti a domanda.

Il passaggio nel profilo di DSGA degli assistenti amministrativi facenti funzione DSGA con 36 mesi di servizio già dal prossimo anno scolastico 2020/2021, garantirebbe continuità amministrativa e si eviterebbe alle scuole di trovarsi senza una figura apicale essenziale per la gestione e l’organizzazione delle stesse specialmente in questo tragico frangente; inoltre non andrebbero vanificate le loro esperienze e competenze acquisite sul campo negli anni.

A domanda, il personale potrà essere riconfermato nella stessa sede di servizio dove presta servizio nell’a.s. 2019/2020, garantendo la continuità amministrativa.

Dall’istituzione di tale graduatoria si potrà attingere anche per le nomine a tempo determinato come avviene attualmente.

Tale operazione risulterebbe a costo zero ed è supportata dalle normative vigenti come da sequenza Ata, art 62 del Ccnl 29/11/2007, nella seconda versione del 25/06/2008 (…..l’art. 48 del CCNL sottoscritto il 29/11/2007 è sostituito dal seguente:

1. I passaggi interni al sistema di classificazione di cui all’art.46 possono avvenire:

A) TRA LE AREE con le seguenti procedure:

a) I passaggi del personale A.T.A. da un’area inferiore all’area immediatamente superiore avvengono mediante procedure selettive, previa frequenza di apposito corso(i possessori della seconda e prima posizione economica hanno già partecipato ai corsi) organizzato dall’amministrazione, secondo modalità definite con la contrattazione integrativa nazionale, comunque nel rispetto di quanto sancito dalla Corte Costituzionale con sentenze n. 1/99 e n.194/2002, a completamento dell’ipotesi a riguardo sottoscritta il 10/5/2006.

2 b) Alle predette procedure selettive, collegate alla formazione, è consentita la partecipazione anche del personale privo dei titoli di studio previsti per il profilo professionale di destinazione – fatti salvi i titoli abilitativi previsti da norme di legge – purché in possesso del titolo di studio stabilito dall’allegata tabella B per l’accesso al profilo di appartenenza e un’anzianità di almeno cinque anni di servizio effettivo nel profilo di appartenenza….)

  • Immissione in ruolo su tutti i posti ATA disponibili e vacanti in organico di diritto.

Motivo: questa procedura, unitamente a quanto richiesto precedentemente, porterebbe anche ad una riduzione del precariato, che si potrae nel tempo e che ha procurato all’Italia notevoli problemi a livello europeo e ingente esborso di soldi pubblici a seguito di svariate richieste di risarcimento. Inoltre, garantirebbe una migliore gestione del capitale umano sia nell’emergenza epidemiologica attuale che in prossimo futuro evitando inutili perdite di tempo ogni anno e continui avvicendamenti di personale.

  • Revisione del profilo di D.S.G.A

 

  • revisione dell’ex. comma 7, art. 24 del D.I.44/2001, attribuendo al Dirigente Scolastico la responsabilità del consegnatario;

Motivo: non essendo inquadrati nella fascia di dirigente amministrativo il dsga non può avere responsabilità del consegnatario.

  • equiparazione dal punto di vista economico ai segretari comunali;

Motivo: Tale profilo richiede un elevato grado di professionalità e presuppone un’adeguata preparazione giuridica e contabile di base, proprio come i segretari comunali.

La Feder.ata chiede innanzitutto delle norme chiare per evitare la confusione di ruoli e competenze tra il Dirigente Scolastico e il Direttore Sga, soprattutto quelli relativi alla gestione del Personale ATA, onde evitare la difficile convivenza tra il servizio “professionale” dei Dsga e il servizio “istituzionale” dei Ds. Nella normativa vigente ci sono molte ambiguità e difficoltà a definire con chiarezza i relativi compiti. Tutti i documenti fondamentali necessitano di una stretta collaborazione tra DS e DSGA. Non si mettono in gioco solo cognizioni specifiche, ma innanzitutto competenze comunicative e relazionali. Purtroppo, nella quotidianità, il mancato e coerente raccordo tra norme di legge e di regolamento e la normativa contrattuale non aiuta a stabilire con ragionevole certezza quali sono le competenze degli uni e degli altri e rischia di generare confusioni e conflitti. Al D.S. spetta il compito di assicurare “la gestione unitaria dell’istituzione “ esercitando autonomi poteri di “direzione, coordinamento e valorizzazione delle risorse umane”. Il D.S.G.A. è chiamato a coadiuvare all’esercizio delle funzioni organizzative e amministrative riconosciute al D.S.

Da quanto sopra esposto una cosa è chiara e limpida: la dirigenza scolastica e la direzione amministrativa nelle Scuole hanno una posizione strategica ed un ruolo complesso; pertanto se le due figure monocratiche della scuola non sono supportate da norme chiare e ben definite sui rispettivi ruoli, correranno sempre il rischio, ….. “che la mano destra non sa cosa fa la mano sinistra” e ciò non potrà che provocare conseguenze conflittuali fra queste due figure apicali

Facciamo presente che se le nostre richieste venissero accolte non si tratterebbe di una concessione al personale amministrativo tecnico ed ausiliario, ma un atto dovuto nei confronti di una categoria che negli anni è stata bistrattata ignorata vessata e i cui organici sono stati inopinatamente e drasticamente diminuiti ma che ha sempre fatto il proprio dovere nell’interesse in primis dei nostri amati alunni che sono il futuro di questo paese ora più che mai; inoltre il prossimo anno scolastico potrebbe iniziare correttamente e non nel caos perché gli ata sarebbero già ai loro posti, pronti come sempre ad affrontare anche questa nuova difficilissima sfida.

Purtroppo i tagli dissennati fatti solo per questione di mero risparmio economico hanno prodotto enormi disagi che ora sono tragicamente evidenti, prima di tutto nella sanità dove gli operatori sanitari, ai quali saremo eternamente grati, hanno fatto e stanno facendo sforzi eroici per sopperire a ciò, ma anche nel comparto scuola grazie al personale ATA, dove ormai la situazione è insostenibile ma che ha comunque retto anche per profondo senso del dovere e spirito di abnegazione del personale.

Il Governo non perda altro tempo e traduca in fatti le nostre proposte, abbandonando le vecchie impostazioni ideologiche per assicurare alle nostre Scuole l’indispensabile continuità lavorativa dei servizi generali e amministrativi e il relativo benessere organizzativo, elementi indispensabili per una crescita culturale di qualità, di efficienza e di professionalità.

Facciamo nostre le parole pronunciate qualche giorno fa’ dal Santo Padre “Siamo tutti uguali, tutti utili… senza una visione d’insieme non ci sarà futuro per nessuno…”

IL PRESIDENTE NAZIONALE

Giuseppe MANCUSO