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Considerazioni e proposte di Feder.ATA

Prot. n. 22 del 27/02/2019

Al Presidente del Consiglio

Al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca

Al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Al Ministero della Pubblica Amministrazione

Al Ministero Economia e Finanze

Ai Membri delle Commissioni Istruzione della Camera e del Senato

Ai Mass Media

Ai Colleghi Loro Sedi

Oggetto: Considerazioni e proposte di Feder.ATA

Feder.ATA, creata da soli ata per difendere e salvaguardare i soli ata,

considerato che l’esigenza di una tutela lavorativa nei confronti di tutto il personale amministrativo tecnico ausiliario statale, seppur riconosciuta in teoria, viene sistematicamente negata ogni volta nella pratica, che nessuno si è ancora interessato compiutamente e con cognizione di causa alla problematica situazione lavorativa del personale amministrativo tecnico ausiliario sempre più ignorato bistrattato e vessato dalle istituzioni sia a livello centrale che locale, e che tutti parlano di questo grave disagio ma nessuno fa niente di concreto, ribadisce quanto segue

PROBLEMATICHE:

  1. Gli ata, che sono parte integrante della scuola statale, vengono menzionati solo marginalmente e, soprattutto in passato, in termini negativi subendo pesanti riduzioni.
  2. Nessuno ha compreso o non vuole intenzionalmente capire che è anche grazie a questi umili lavoratori che la scuola statale riesce a garantire un valido servizio all’utenza con una seria continuità gestionale ed amministrativa.
  3. Con gli attuali organici e i famigerati divieti di nomina supplenti si ingenerano ormai pressioni e sollecitazioni continue e insostenibili su collaboratori scolastici (aumento carichi di lavoro, turni iper flessibili e orario di lavoro spezzato, spostamento da un plesso ad un altro e/o, addirittura, da un comune all’altro, ore di straordinario assegnate d’ufficio) e amministrativi e tecnici (notevole aumento carichi di lavoro con pratiche sempre più complesse, diminuzione loro organici, malfunzionamento sistema SIDI e ad altre molestie burocratiche con notevole dispendio di tempo ed energia, mancato chiarimento e complessità molteplici compiti dei tecnici, che dovrebbero lavorare a fianco dei docenti ma che a volte si devono sostituire a loro.) Inoltre c’è una possibile mancanza di sicurezza e sorveglianza per la riduzione dei collaboratori soprattutto in quelle istituzioni ubicate su più plessi su più piani, e/o addirittura su più comuni, (sono risaputi i casi di “fuga” da scuola di minori dai tre anni in su a causa ovviamente del mancato controllo dei docenti ma anche dell’assenza di collaboratori agli ingressi: se manca l’unico collega del turno e non viene sostituito o se anche ne rimane uno solo e viene chiamato ad esempio in una classe chi vigila ?)
  4. Fino ad oggi il funzionamento delle scuole statali, sia quelle del primo ciclo dove ci sono i nostri piccoli bisognosi di particolari e molteplici attenzioni, che quelle del secondo ciclo dove studiano i futuri uomini e donne della nostra bellissima Italia e dove sono più numerosi i fenomeni di abbandono e dispersione scolastica, è stato garantito dal senso del dovere di abnegazione e di appartenenza del personale ata anche quando è in numero insufficiente, ma lo stress psicofisico quotidiano sta crescendo progressivamente generando burnout che porterà a nuove assenze.
  5. Ormai quasi giornalmente il personale viene colpevolizzato quando si assenta per più che validi motivi sia di salute che di famiglia (anche se molti si recano al lavoro anche se malati o con grossi problemi per non creare difficoltà a colleghi e alunni) perché ormai anche dirigenti e dsga non sanno più come sopperire a questi disagi e alcuni di loro si rivolgono agli ata in maniera non consona, anzi ……., come si evince da lettere telefonate e racconti di collaboratori e assistenti avviliti, maltrattati e disperati. Il prolungamento degli orari a dismisura o l’utilizzo sistematico dell’orario spezzato per garantire l’apertura totale quotidiana delle scuole e per portare a termine pratiche amministrative con scadenze impellenti crea problemi di sicurezza dei lavoratori. Il riposo e il recupero psicofisico sono un diritto e anche una condizione per la sicurezza del lavoratore e dell’utenza. Gli orari devono essere correlati ai carichi di lavoro ai quali deve essere posto un limite.
  6. Non si è mai avuto un riconoscimento giuridico ed economico delle mansioni svolte che appartengono sovente ad un profilo superiore.
  7. I livelli retributivi sono insoddisfacenti perché corrispondenti ancora al 3° e 4° livello della carriera esecutiva tuttora vigente come nel 1976 quando bastava una 5° elementare per i “bidelli” e una 3° media per gli “applicati di segreteria”. Risulta pertanto chiara la violazione dell’art. 36 della Costituzione che recita “il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa” Sentire parlare di aumentare gli stipendi solo a docenti e dirigenti è molto frustrante: provate a verificare le varie retribuzioni e capirete: non c’è nessun’altra categoria di dipendenti statali che percepisce così poco come i collaboratori scolastici.
  8. Nel contratto firmato ad aprile dai soliti sindacati e dal Governo ci si è dilungati sulla responsabilità disciplinare ma è stato solo deciso di “prevedere una fase istruttoria che consenta di analizzare l’attuale sistema di classificazione professionale” istituendo “una Commissione paritetica per l’innovazione del sistema di classificazione professionale” (revisione attuali profili da federata sempre richiesta) che doveva terminare i suoi lavori entro lo scorso luglio ma ad oggi non risulta che sia stato fatto ancora qualcosa a tal proposito, a parte l’insediamento all’ARAN e un solo incontro.
  9. In merito al “cambio del pannolino”reputiamo che costringere ed obbligare un attuale collaboratore scolastico, anche se titolare dell’art. 7, ad operare su un soggetto diversamente abile in situazione di grave e permanente gravità senza un’adeguata preparazione specialistica, sia pura follia e mancanza di rispetto verso una delle categorie più deboli e indifese dell’intera comunità scolastica, cioè gli alunni diversamente abili in situazioni di gravità. Naturalmente rientra nel mansionario del collaboratore scolastico l’ASSISTENZA di BASE agli alunni diversamente abili, cosi come previsto dal precedente C.C.N.L comparto scuola, ma purtroppo anche in questo ultimo contratto i sindacati firmatari si sono astenuti dal chiarire tale delicata questione.
  10. Riguardo alla problematica situazione in cui versano gli assistenti amministrativa facenti funzione DSGA possiamo solo dire che è veramente assurdo che persone che si sono sacrificate anche per molti anni, sfruttate da quell’Amministrazione che oggi ritiene che non siano più competenti in quanto senza laurea specifica, rischino di essere soppiantate da chi senza esperienza alcuna, ma con tanto tempo per studiare al contrario degli aa ff sempre più impegnati a scuola, vincerà il suddetto concorso. Bisogna infatti tenere presente che molte scuole prive di DSGA titolari sono andate avanti, nonostante le gravi criticità cresciute enormemente negli ultimi anni, proprio grazie alle competenze e alla professionalità degli assistenti amministrativi passati al ruolo superiore.
  11. In questi ultimi trienni scolastici nei primi posti delle graduatorie di istituto di terza fascia si sono inseriti moltissimi nuovi aspiranti senza esperienza specifica nelle scuole statali provenienti da scuole paritarie, che comunque hanno accumulato punteggio (collaboratori scol.ci, ass.ti, ins.ti ecc.) che hanno così sorpassato persone che hanno lavorato solo in scuole statali, a volte con sacrifici, e che da anni attendono di potersi stabilizzare e che vedono allontanarsi sempre più il fatidico traguardo, perché le varie supplenze vengono attribuite ai nuovi arrivati anziché a loro.
  12. Ultimo punto, ma non per importanza, quello relativo ai diritti acquisiti più volte calpestati di lavoratori che producono una forza lavoro in età ormai troppo avanzata e non lasciano spazio ai giovani. Feder.Ata ha sempre avuto presente la problematica legata alle pensioni, anche perché ci sono colleghi, che hanno 40 anni o più di servizio alle spalle o che hanno delle invalidità, che conoscono in prima persona la fatica quotidiana che si fa via via più pesante col passare degli anni e con l’aumentare dei problemi, sia di famiglia che di salute, ma che si sforzano e si spossano comunque quotidianamente per portare avanti nel miglior modo possibile il loro lavoro, come ad esempio, una collaboratrice scolastica alle prese con i bimbi delle scuole dell’infanzia da cambiare, prendere in braccio, consolare, o un assistente sottoposto a continue sollecitazioni lavorative e molestie burocratiche di ogni genere. Tutte queste molteplici situazioni creano inoltre uno stress da lavoro correlato, che non è appannaggio dei soli docenti, che può far peggiorare lo stato di salute con conseguenti problemi a livello dei singoli e dell’intera collettività.

NOSTRE RICHIESTE

  1. Attenzione di media e politici verso le problematiche ata, che creano anche stress da lavoro correlato perché nelle istituzioni scolastiche autonome (ISA) non esistono solo i docenti, come si potrebbe evincere da tanti discorsi e interventi, con la doverosa ammissione che gli ATA esistono e che, essendo lavoratori e servitori dello stato utili ed indispensabili, hanno pari diritti e doveri degli insegnanti.
  2. Considerazione e valorizzazione del prezioso lavoro, del notevole impegno e dello spirito di sacrificio del personale amministrativo tecnico ausiliario.
  3. Revisione obsoleti criteri determinazione organici considerando vari parametri, oltre al numero degli alunni, dei plessi staccati(°) e degli allievi diversamente abili(°°), come, ad esempio, il numero dei piani e degli ingressi di ogni edificio, il numero dei comuni o frazioni in cui ogni ISA (istituzione scolastica autonoma) è ubicata, difficoltà e complessità numerosissime pratiche da espletare ecc. (°) Purtroppo attualmente vengono conteggiati non singolarmente ma a gruppi: ad esempio nelle ISA “funzionanti in più sedi, il numero dei collaboratori scolastici aumenta di un’unità per le istituzioni con un plesso e/o succursale o una sezione staccata e di 4 unità con numero di sedi compreso tra 8 e 11”, mentre prima per ogni plesso staccato ne veniva aggiunta una (°°)“Per ogni gruppo di 40 alunni disabili, a partire dal 41esimo, frequentanti sezioni di scuola dell’infanzia, classi di scuola primaria e classi di scuola secondaria di I grado, il numero dei collaboratori scolastici aumenta di una unità nel rispetto del contingente dei posti assegnati”; veramente pazzesco: solo un collaboratore!!!!!!!
  4. Aumento organici, in modo da averli finalmente adeguati e potenziati per poter provvedere serenamente alle eventuali sostituzioni del personale assente, per andare incontro alle effettive esigenze dell’utenza, e istituzione posti di assistente tecnico nelle scuole primarie e secondarie di primo grado.
  5. Eliminazione totale divieto nomina supplenti (anche se recenti disposizioni hanno mitigato quanto stabilito dalla Legge di Stabilità 2015, ci sono dirigenti che non vogliono assumersi la responsabilità, demandata loro dalla Nota MIUR 2116 del 30.9.2015, di nominare supplenti anche per pochi giorni perché permane genericamente il divieto per assenze dei collaboratori inferiori ai 7 giorni, e degli assistenti per assenze inferiori ai 30).
  6. Superamento sorpassata e anacronistica “carriera esecutiva” perché i lavori ormai complessi (ad esempio pratiche ricostruzioni carriera che prima erano fatte dagli Uffici Scolastici Provinciali o pratiche pensioni che ora l’INPS, avendo organici ridotti, vorrebbe demandare completamente alle già bistrattate segreterie scolastiche, che dovrebbero addirittura lavorare nel sito dell’Istituto e non nel SIDI ministeriale) sono svolti con autonomia e professionalità crescente.
  7. Adeguamento stipendi a carichi di lavoro e responsabilità notevolmente aumentate e ai nuovi titoli di studio richiesti; ora occorre un diploma di scuola superiore o una laurea per gli assistenti amm.vi (ex applicati) e un diploma di qualifica per i collaboratori scol.ci (ex bidelli).
  8. Stipula nuovo CCNL che finalmente consideri in maniera equa gli ata senza i piccoli palliativi di quello attuale firmato lo scorso aprile e revisione attuali aree e profili perché la situazione lavorativa è drasticamente cambiata in questi ultimi anni, le mansioni richieste senza un adeguato contratto sono notevolmente più impegnative e numerose, gli addetti sempre meno, i titoli di studio necessari sono stati elevati ma le retribuzioni sono sempre ancorate al mero livello esecutivo.
  9. Risoluzione annoso problema del “cambio del pannolino” che è un’operazione talmente delicata e intima, soprattutto se ci si rivolge ad allievi delle scuole superiori per cui già sessualmente formati, da non poter rientrare nel profilo professionale del collaboratore scolastico. Sarebbe del tutto arbitrario e illegittimo obbligarlo a questa mansione così problematica, perché non è uno “specialista” e non avendo una preparazione professionale specifica in tal senso non potrebbe svolgere serenamente il suo servizio. Pertanto, innanzitutto occorrerebbe anche il suo consenso, e dovrebbe essergli fornita una adeguata e seria formazione professionale socio-sanitaria, nell’interesse e per il rispetto del ragazzo con gravi disabilità. Comunque la soluzione migliore nell’interesse di tutti sarebbe utilizzare sempre la figura dell’operatore socio assistenziale competente e formato per tale scopo.
  10. Considerazione lavoro assistenti amministrativi facenti funzione dsga e risoluzione per imminente concorso per restituire loro la dignità di lavoratori ed evitare che si sentano usati e discriminati.
  11. Piano straordinario di stabilizzazione su tutti i posti vacanti con una fase transitoria di assunzioni da attingere, oltre che dalla prima fascia, anche da nuove graduatorie provinciali, da istituire con una apposita legge, che comprendano tutti gli aspiranti inseriti in seconda e terza fascia che abbiano prestato servizio per almeno 180 giorni in sole scuole statali nella stessa qualifica e che abbiano anche il titolo di studio ora necessario (si otterrebbero pertanto graduatorie consone e rispondenti sia alle esigenze delle scuole che alle aspettative degli interessati che non si vedrebbero così più superati da sempre nuovi aspiranti aumentati in maniera esponenziale in questi ultimi anni) Ovviamente si dovrebbe procedere alle nomine in ruolo da queste nuove graduatorie solo per quei profili che hanno le prime e seconde fasce provinciali esaurite; inoltre anche le varie istituzioni scolastiche potrebbero attingere da tali graduatorie per le eventuali nomine annuali in modo da avere sempre personale con esperienza e già formato.
  12. Diritto ad andare in pensione a prescindere dall’età con una uscita dignitosa dal lavoro prevedendo una penalizzazione sempre più ridotta man mano che l’età e/o gli anni contributivi aumentano in modo così da poter finalmente fare entrare i giovani e far riposare i “vecchi”; questi colleghi desiderano solo, dopo una vita dedicata con onestà, spirito di sacrificio e senso del dovere al funzionamento delle scuole nell’interesse della collettività, di poter lasciare il proprio posto ai giovani che hanno tante energie ma nessuna sicurezza per il futuro.

Feder.ATA, sperando che i politici, che sono retribuiti e votati anche dal personale amministrativo tecnico ed ausiliario, diano finalmente un segnale di vero cambiamento nei confronti di tali bistrattati dipendenti, a disposizione per ogni altro chiarimento e/o spiegazione essendo inoltre anche a conoscenza delle esigenze dell’utenza che dovrebbe essere tutelata in primis, conclude dando i seguenti spunti per reperire il finanziamento necessario per attuare queste richieste e per restituire quanto le leggi finanziarie hanno tagliato negli ultimi anni:

Eliminazione “carrozzone” INVALSI; effettiva eliminazione contratti pulizia che costano molto ma rendono poco; drastica riduzione finanziamenti alle scuole paritarie che non utilizzano le graduatorie statali per le loro assunzioni ma altri sistemi…; eliminazione figura revisori conti x scuole; uso di tutti i risparmi generati da vari ridimensionamenti e contrazioni organiche solo per il comparto scuola pubblica; blocco aumenti pensioni “baby”: è assurdo che chi ha versato pochi anni di contributi (pensioni baby – portuali – prepensionamenti come quelli delle F.S. ecc) ritirandosi dal lavoro molto giovane ottenga anche degli aumenti; eliminazione completa da subito varie forme di finanziamento pubblico ai partiti, che il popolo sovrano ha sempre scelto nei vari referendum di abolire; eliminazione e/o riduzione spese militari all’estero e armamenti sofisticati; vera riduzione auto blu e grigie; diminuzione stipendi politici parlamentari e addetti alle Camere; riduzione consulenze esterne da riassegnare all’interno della P.A. o nelle Commissioni Parlamentari; riduzione affitti della P.A. verso terzi; ridiscussione trattati Europei; da prossimo parlamento riduzione numero parlamentari.

Ultima annotazione: C’è chi sta proponendo di assumere nello Stato altri co.co.co e dipendenti cooperative sociali e chi più ne ha più ne metta, ma nessun politico propugna un aumento degli organici ata e una stabilizzazione dei precari statali, forse perché non conosce veramente il personale amministrativo tecnico ausiliario che però tutte le mattine si occupa a vario titolo della complessa gestione scolastica aprendo sorvegliando e pulendo le scuole, accogliendo e accudendo gli alunni, espletando le molteplici complicate pratiche amministrative quotidiane, dando il proprio qualificato contributo professionale nei laboratori di vario tipo, dovendo anche fronteggiare l’utenza e risolvere problemi di ogni genere…..

Gli ATA non sono solo e semplicemente numeri o esseri inanimati da eliminare e/o sostituire a piacimento con chicchessia e da non considerare minimamente, ma persone indispensabili per il buon andamento della scuola italiana che meritano rispetto e considerazione da parte di tutti, nessuno escluso, anche se sono in numero inferiore ai docenti e pertanto meno appetibili dal punto di vista elettorale.

Feder.ATA Vi invita pertanto cordialmente a venire in una qualunque scuola statale per vedere personalmente quanto sta accadendo e comprendere che queste non sono “lamentele” ma semplici esposizioni della drammatica realtà.

Distinti saluti.

Ufficio Stampa Feder.ATA

FederATA incontra l’on Villani

comunicato del 13/02/2019

Agli organi di stampa

Ai Colleghi ATA

Loro Sedi

Emergenza DSGA: l’On. Villani valuta le proposte di FederATA

istituzione dell’assistente tecnico in organico negli Istituti comprensivi e istituzione di una graduatoria permanente tutelando la professionalità acquisita dagli assistenti amministrativi ff, può rappresentare una soluzione senza aggravio di spesa per lo stato”.

In data 12/02/2019 il Presidente Nazionale FederATA, Giuseppe Mancuso, ha incontrato presso la Camera dei Deputati l’On. Virginia Villani, componente della 7a Commissione Permanente (Istruzione Pubblica, Beni Culturali) per discutere di alcune tematiche, anche di rilevanza legislativa, proposte da FederATA.

Nella circostanza Mancuso ha consegnato all’On. Villani, uno specifico documento che riporta le posizioni e le proposte di FederATA per quanto riguarda l’istituzione in organico di diritto di un assistente tecnico anche negli istituti comprensivi e per quanto riguarda gli assistenti amministrativi ff da DSGA, oggetto della proclamazione dello sciopero del 22 p.v. e cioè l’istituzione di un graduatoria permanente provinciale “doppio canale” da cui attingere per le immissioni in ruolo e per gli incarichi annuali.

L’On. Villani ha ascoltato con interesse le proposte avanzate da FederATA, consapevole del fatto, in qualità di dirigente scolastico, che la scuola avendo bisogno di continuità professionale, non può non tener conto degli assistenti amministrativi ff, che fino ad oggi hanno garantito, mettendosi a disposizione dello stato con l’assunzione di enormi responsabilità, il funzionamento dell’attività amministrativa e contabile delle scuole.

L’On. Villani dichiarando la sua massima attenzione per le proposte avanzate, valuterà la possibilità di iniziare un percorso di confronto per far sì che anche negli istituti comprensivi ci sia la presenza di un assistente tecnico.

Il Presidente Mancuso ha anche ricordato l’assoluta urgenza di procedere nella riformulazione del sistema del reclutamento, nella modifica degli organici (assistenti tecnici in ogni scuola), nuovo sistema di classificazione e profili professionali in prossimità nel nuovo rinnovo contrattuale.

Infine, l’On. Villani ha dichiarato la disponibilità per ulteriori confronti di merito con la FederATA, anche in occasione di audizioni presso la Commissione Istruzione della Camera e del Senato, visto che all’incontro ha partecipato anche la Senatrice Bianca Laura Granato.

All’incontro ha partecipato inoltre, l’On. Vittoria Casa.

Ufficio Stampa Feder.ATA

Proclamazione sciopero nazionale del personale DSGA FF il giorno 22 FEBBRAIO 2019

Al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca

Capo di Gabinetto Giuseppe CHINÉ

Al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca

Ufficio Relazioni Sindacali

Al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Direzione Generale della Tutela delle Condizioni di Lavoro

Al Ministero per la Pubblica Amministrazione e Semplificazione – Capo Dipartimento

Al Ministero per la Pubblica Amministrazione e Semplificazione URSPA

Ufficio per le relazioni sindacali delle pubbliche amministrazioni

Alla Commissione di garanzia per l’attuazione della Legge sullo Sciopero nei Servizi

Pubblici essenziali

Oggetto: proclamazione sciopero nazionale del personale DSGA FF il giorno 22 FEBBRAIO 2019.

Premesso che in data 5 febbraio u.s.la scrivente Federazione, ha esperito la procedura di raffredamento con esito negativo;

Visto che il Ministro non ha ritenuto opportune convocare la FederATA per un confronto sulle richieste avanzate;

proclama lo sciopero nazionale per il personale DSGA FF per il giorno 22 FEBBRAIO 2019

Per dire NO AL CONCORSO ORDINARIO PER GLI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI FF DSGA

PER UNA PROCEDURA RISERVATA PER GLI GLI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI FF DSGA

IL PRESIDENTE NAZIONALE Giuseppe MANCUSO

FEDER.ATA AVVIA TUTELA LEGALE PER I FF DSGA

FEDER.ATA AVVIA TUTELA LEGALE PER I FF DSGA

Prot. N. 11 del 13/01/2019

A tutti gli assistenti amministrativi ff dsga

Cari Colleghi assistenti amministrativi ff DSGA,

sono anche io un facente funzione che, ormai da anni, si batte per la difesa della nostra professionalità, una comprovata professionalità che abbiamo acquisito sia con lo studio (formazione seconda posizione economica ed ex art.7) che sul campo, essendo da più di 3 anni in servizio.

Sin dal 2015 (cfr. DSGA a costo zero con l’ANAAM SCUOLA), ho cercato di farVi capire che il MIUR ci stava sfruttando, subendo la stessa sorte già toccata ai colleghi che avevano prestato servizio prima del 01.01.2000 e che non avuto la possibilità di accedere alla mobilità professionale del 2010.

Ho sempre cercato di creare unità nel gruppo, quell’unione che serve per farci sentire realmente da chi governa.

Per mettere maggiormente in evidenza il nostro problema, ho proclamato lo sciopero nazionale lo scorso 17 dicembre 2018, soddisfacentemente riuscito nelle province da Roma in su nonostante avessimo tutte le altre OO.SS. contrarie, comprese quelle che pensano soltanto ai corsi di formazione e che, oggi, sono contenti dell’uscita del concorso per DSGA.

Per assicurarmi che la nostra professionalità venga valorizzata, a seguito della pubblicazione da parte del Ministero, il 28 dicembre 2018, del concorso per DSGA, Vi informo che saremo costretti a presentare un ricorso per chiedere la riformulazione del bando stesso.

Purtroppo, la scuola è diventata un RICORSIFICIO e, troppo spesso, associazioni ed avvocati utilizzano i ricorsi contro i bandi di concorso come una facile opportunità di guadagno.

E infatti, anche in questi giorni, ci sono dei soggetti che, interessati solo a fare profitti, vanno in giro per le aule di varie scuole sostenendo di presentare ricorso sia per chi ha un minimo di 3 anni di servizio come ff DSGA che per chi ne ha meno. Quello che non dicono è che, così facendo, equiparano situazioni differenti tra loro e non tutelano adeguatamente la professionalità che abbiamo acquisito.

Noi siamo contrari a simili comportamenti e, per questo, la Feder.ATA intende promuovere dei ricorsi al Tar Lazio avverso il Bando di Gara per DSGA che tutelino realmente gli interessi degli assistenti amministrativi che, operando dall’anno scolastico 1999/2000, ossia da quando è stata istituita tale figura professionale, hanno ricoperto la funzione di DSGA, garantendo la funzionalità delle scuole ma senza veder adeguatamente riconosciuta e valorizzata nel BANDO CONCORSO per DSGA pubblicato lo scorso 28 dicembre 2018 l’esperienza maturata.

In particolare la Feder.ATA proporrà due ricorsi al Tar del Lazio in relazione alle seguenti principali fattispecie:

CHI SI TROVA IN UNA DELLE SEGUENTI POSIZIONI CON SERVIZIO PRESTATO

DALL’A.S. 2009/2010 ALL’A.S. 2018/2019

A.A. TITOLARI II^ POS. ECONOMICA + 3 A SERVIZIO DSGA + TITOLO DI STUDIO PER L’AREA D;

A.A. TITOLARI II^ POS. ECONOMICA + 3 A SERVIZIO DSGA;

A.A. TITOLARI II^ POS. ECONOMICA PRIVI DI SERVIZIO DSGA IN POSSESSO DI TIT STUDIO;

A.A. INCLUSI NELLA GRAD. II^ POS. ECONOMICA + 3 A DI SERVIZIO DSGA + TITOLO DI STUDIO PER L’AREA D;

A.A. INCLUSI NELLA GRAD. II^ POS. ECONOMICA + 3 A DI SERVIZIO DSGA;

A.A. TITOLARI I^ POS. ECONOMICA + 3 A SERVIZIO DSGA + TITOLO DI STUDIO PER L’AREA D;

A.A. TITOLARI I^ POS. ECONOMICA + 3 A SERVIZIO DSGA;

A.A. TITOLARI I^ POS. ECONOMICA PRIVI DI SERVIZIO DSGA IN POSSESSO DI TIT STUDIO;

A.A. INCLUSI NELLA GRAD. I^ POS. ECONOMICA + 3 A DI SERVIZIO DSGA + TITOLO DI STUDIO PER L’AREA D;

A.A. INCLUSI NELLA GRAD. I^ POS. ECONOMICA + 3A DI SERVIZIO DSGA;

A.A. SENZA POS. ECONOMICA + 3 A SERVIZIO DSGA + TITOLO DI STUDIO PER L’AREA D;

A.A. SENZA POS. ECONOMICA + 3 A SERVIZIO DSGA;

MOTIVAZIONI:

la mancata predisposizione di una procedura idonea a valorizzare il personale formato già in servizio;

– la limitazione al 30% dei posti riservati, nonostante il personale ATA qualificato già in servizio sia numericamente maggiore (i ff funzioni nelle rispettive province sono superiori al numero dei posti messi a disposizione con riserva dal bando);

– l’illogica estensione dei posti riservati a tutti gli ATA in servizio con laurea, anche se esercenti mansioni differenti e non sufficientemente qualificati;

– la mancata estensione della base di calcolo per il requisito dei 3 anni a far data dal 01.01.2000;

– il computo dei posti riservati su base regionale, meccanismo avulso dall’effettiva attuale distribuzione territoriale dei funzionari ATA esercenti mansioni di DSGA;

– la determinazione delle procedure di selezione e dei relativi punteggi richiesti;

– disparità di trattamento con i docenti di scuola infanzia ed elementari; (cfr. parere CSPI)

– il mancato riconoscimento della professionalità acquisita nel corso degli anni di servizio da parte del personale ATA, che si sarebbe dovuta tradurre nel garantire l’accesso direttamente alle prove scritte per misurare, concretamente la loro competenza ( esclusione dalle prove pre-selettive del personale con tre anni di servizio come FF DSGA.)

RICORSO AL TAR DEL LAZIO PER CHI HA PRESTATO SERVIZIO DA DSGA PER TRE ANNI PRIMA DEGLI ULTIMI OTTO ANNI OSSIA DALL’A.S. 1999/2000 ALL’A.S. 2009/2010

MOTIVAZIONI:

la mancata predisposizione di una procedura idonea a valorizzare il personale formato già in servizio;

– la limitazione al 30% dei posti riservati, nonostante il personale ATA qualificato già in servizio sia numericamente maggiore (i ff funzioni nelle rispettive province sono superiori al numero dei posti messi a disposizione con riserva dal bando);

– l’illogica estensione dei posti riservati a tutti gli ATA in servizio con laurea, anche se esercenti mansioni differenti e non sufficientemente qualificati;

– il computo dei posti riservati su base regionale, meccanismo avulso dall’effettiva attuale distribuzione territoriale dei funzionari ATA esercenti mansioni di DSGA;

– la determinazione delle procedure di selezione e dei relativi punteggi richiesti;

– disparità di trattamento con i docenti di scuola infanzia ed elementari; (cfr. parere CSPI)

– la mancata estensione della base di calcolo per il requisito dei 3 anni a far data dal 01.01.2000 (molti colleghi soprattutto delle regioni del sud hanno i tre anni sono nel periodo dal 01.01.2000 al 2010).

il mancato riconoscimento della professionalità acquisita nel corso degli anni di servizio da parte del personale ATA, che si sarebbe dovuta tradurre nel garantire l’accesso direttamente alle prove scritte per misurare, concretamente la loro competenza ( esclusione dalle prove pre-selettive del personale con tre anni di servizio come FF DSGA.

Per poter partecipare al ricorso, tutti gli assistenti amministrativi interessati possono partecipare agli incontri che si terranno con l’avv. Pedica a ROMA il 24 gennaio 2018, il 30 gennaio a MILANO e il 4 febbario a TORINO, successivamente vi dirò il luogo di svolgimento degli incontri, oppure seguire le istruzioni contenute nell’allegato modulo di partecipazione al ricorso.

Adesione ricorsi: Link adesione ricorsi

SE SIAMO UNITI VINCEREMO

IL PRESIDENTE NAZIONALE Feder.ATA

Selezione ATA da destinare all’estero

Selezione ATA da destinare all’estero

Selezione per titoli e colloquio ATA da destinare all’estero

CONCORSO (scad. 28 gennaio 2019)

Link: Gazzetta Ufficiale (GU n.2 del 08-01-2019)

per qualsiasi informazione scrivere ai seguenti indirizzi:

info@federata.it; genova@federata.it; assistenza@federata.it

AUGURI BUONE FESTE

AUGURI BUONE FESTE

AUGURI DI BUON NATALE E FELICE 2019

DAL SINDACATO FEDER.ATA

NO AL CONCORSO ORDINARIO PER GLI AMMINISTRATIVI FF DSGA

NO AL CONCORSO ORDINARIO PER GLI AMMINISTRATIVI FF DSGA

ISTITUZIONE DI UNA GRADUATORIA PERMANENTE PER L’IMMISSIONE IN RUOLO DEI DSGA E UTILIZZI ANNUALI

PREMESSA

La richiesta di istituire una graduatoria permanente da cui attingere per l’immissione in ruolo degli assistenti amministrativi f.f. dgsa, è ispirata a semplici, chiare e, soprattutto, incontrovertibili constatazioni di fatto che di seguito vengono elencate:

  1. Gli Assistenti Amministrativi nella scuola sono stati assunti con il semplice diploma di Licenza media e come competenze, l’esecuzione di lavoro impostato dal Segretario;
  2. Con il passare degli anni, i vari contratti di lavoro-elaborati, scritti e firmati, di fatto hanno modificato la situazione giuridica iniziale, intervenendo su un sempre maggiore aggravio di lavoro e, quindi, all’Assistente Amministrativo è stata data e chiesta responsabilità, senza mai però, modificare sostanzialmente il suo status iniziale;
  3. Di fatto, il personale di segreteria si dovuto accollare una mole di lavoro ben più pressante di quanto non fosse nelle proprie mansioni ( è competenza diretta la tenuta dell’archivio e del protocollo c.f.r. D.P.R. 588/1985). In merito alle attuali incombenze svolte dagli Assistenti Amministrativi, si possono richiamare, esemplificando: ricostruzioni di carriera, pensionamenti, cause di inabilità, dispense dal servizio, contratti, ecc..Dette mansioni, che in virtù del decentramento amministrativo sono ora di competenza delle scuole, in precedenza facevano capo agli attuali CSA e/o all’amministrazione centrale, ed in tale sede erano attribuite a funzionari dell’area C;
  4. Sono state innovate tutte le procedure amministrative e contabili di competenza delle istituzioni scolastiche, o per meglio dire delle segreterie delle istituzioni scolastiche;
  5. Per lo svolgimento della ordinaria attività delle segreterie è richiesta la conoscenza, neanche troppo superficiale di:
  • Informatica.
  • Diritto ( in ogni sua branca: amministrativo, sindacale, civile, tributario, previdenziale ecc.)
  • Contabilità.

Alla luce delle diverse disposizioni contrattuali che di seguito vengono elencate, l’assistente amministrativo è una figura importante nella scuola dell’autonomia;

PERTANTO

VISTO che gli Assistenti Amministrativi titolari delle posizioni economiche ATA come da articolo 2, commi 3 e 4 sequenza contrattuale 25 luglio 2008 (commi  3 e 4. …l’attribuzione di questa posizione economica avviene progressivamente dopo l’esito favorevole della frequenza di apposito corso di formazione, con le procedure di cui all’art. 48 e di Accordo integrativo nazionale, diretto al personale utilmente collocato in una graduatoria di richiedenti che sarà formata previo superamento di prova selettiva anche mediante somministrazione di test. …… Il titolare della posizione è tenuto alla sostituzione del DSGA), svolgono da molti anni la funzione di Direttore Sga mediante il superamento di una prova selettiva ed hanno effettuato il relativo percorso di formazione per la sostituzione dei Direttori Sga;

VISTO che gli Assistenti Amministrativi titolari della 2^ posizione economica da anni svolgono in maniera puntuale ed eccellente le funzioni di Direttori Sga ( in base agli articoli: art. 47, art. 50 comma 4 (come modificato dalla sequenza contrattuale del 25/07/2008); art. 56 comma 4 e 5 del CCNL 2007, l’Assistente Amministrativo interno all’Istituzione Scolastica può sostituire il DSGA. Suddetta sostituzione può essere attribuita in subordine all’Assistente Amministrativo titolare di 1^ posizione economica, che ne fa richiesta).

VISTO che il Ministero della Pubblica Istruzione ha già investito in risorse economico/finanziarie ed umane per il profilo di Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi con l’espletamento delle prove selettive e per i relativi Corsi di Formazione effettuati agli Assistenti Amministrativi per poter essere destinatari delle posizioni economiche (seconda posizione economica ed ex art. 7)

VISTO che, in poche parole, migliaia di assistenti amministrativi sono già formati attraverso i corsi di cui sopra, SOPRATTUTTO CON LE STESSE PROCEDURE CONCORSUALI DELLA MOBILITA’ PROFESSIONALE DEL 2010 e attraverso anni di esperienza lavorativa nel profilo di DSGA

SI C H I E D E

l’istituzione di una graduatoria dei 36 mesi da cui attingere per l’immissione in ruolo degli Assistenti Amministrativi facenti funzioni di DIRETTORI SGA con almeno 36 mesi di servizio in qualità di Dsga e un’anzianità di almeno cinque anni di servizio effettivo nel profilo di Assistente Amministrativo e, da cui attingere per gli incarichi annuali, redatta ai sensi dell’ex art. 14 del CCNI attraverso i seguenti criteri:

  • A.A. TITOLARI II^ POS. ECONOMICA + 3 A SERVIZIO DSGA + TITOLO DI STUDIO PER L’AREA D;
  • A.A. TITOLARI II^ POS. ECONOMICA + 3 A SERVIZIO DSGA;
  • A.A. TITOLARI II^ POS. ECONOMICA PRIVI DI SERVIZIO DSGA IN POSSESSO DI TIT STUDIO;
  • A.A. INCLUSI NELLA GRAD. II^ POS. ECONOMICA + 3 A DI SERVIZIO DSGA + TITOLO DI STUDIO PER L’AREA D;
  • A.A. INCLUSI NELLA GRAD. II^ POS. ECONOMICA + 3 A DI SERVIZIO DSGA;
  • A.A. TITOLARI I^ POS. ECONOMICA + 3 A SERVIZIO DSGA + TITOLO DI STUDIO PER L’AREA D;
  • A.A. TITOLARI I^ POS. ECONOMICA + 3 A SERVIZIO DSGA;
  • A.A. TITOLARI I^ POS. ECONOMICA PRIVI DI SERVIZIO DSGA IN POSSESSO DI TIT STUDIO;
  • A.A. INCLUSI NELLA GRAD. I^ POS. ECONOMICA + 3 A DI SERVIZIO DSGA + TITOLO DI STUDIO PER L’AREA D;
  • A.A. INCLUSI NELLA GRAD. I^ POS. ECONOMICA + 3 A DI SERVIZIO DSGA;
  • A.A. SENZA POS. ECONOMICA + 3 A SERVIZIO DSGA + TITOLO DI STUDIO PER L’AREA D;
  • A.A. SENZA POS. ECONOMICA + 3 A SERVIZIO DSGA;

Tale operazione risulterebbe a costo zero ed è supportata dalle normative vigenti come da sequenza Ata, art 62 del Ccnl 29/11/2007, nella seconda versione del 25/06/2008 (…..l’art. 48 del CCNL sottoscritto il 29/11/2007 è sostituito dal seguente:

1. I passaggi interni al sistema di classificazione di cui all’art.46 possono avvenire:

A) TRA LE AREE con le seguenti procedure:

a) I passaggi del personale A.T.A. da un’area inferiore all’area immediatamente superiore avvengono mediante procedure selettive, previa frequenza di apposito corso organizzato dall’amministrazione, secondo modalità definite con la contrattazione integrativa nazionale, comunque nel rispetto di quanto sancito dalla Corte Costituzionale con sentenze n. 1/99 e n.194/2002, a completamento dell’ipotesi a riguardo sottoscritta il 10/5/2006.

2 b) Alle predette procedure selettive, collegate alla formazione, è consentita la partecipazione anche del personale privo dei titoli di studio previsti per il profilo professionale di destinazione – fatti salvi i titoli abilitativi previsti da norme di legge – purché in possesso del titolo di studio stabilito dall’allegata tabella B per l’accesso al profilo di appartenenza e un’anzianità di almeno cinque anni di servizio effettivo nel profilo di appartenenza….)

Il Presidente Nazionale

Giuseppe Mancuso

Assistente amministrativo ff dsga

proclamazione sciopero nazionale del personale ATA 17 DICEMBRE 2018

proclamazione sciopero nazionale del personale ATA 17 DICEMBRE 2018

 

Prot. n. 31/2018 del 26/11/2018

Al Presidente del Consiglio

Dott. Conte

Al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca Capo di Gabinetto Giuseppe CHINÉ

Al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca

Ufficio Relazioni Sindacali

Al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione Generale della Tutela delle Condizioni di Lavoro

Al Ministero per la Pubblica Amministrazione e Semplificazione – Capo Dipartimento

Al Ministero per la Pubblica Amministrazione e Semplificazione

URSPA Ufficio per le relazioni sindacali delle pubbliche amministrazioni

Alla Commissione di garanzia per l’attuazione della Legge sullo Sciopero nei Servizi

Pubblici essenziali

Oggetto: proclamazione sciopero nazionale del personale ATA il giorno 17 DICEMBRE 2018.

Premesso che in data 25 ottobre u.s.la scrivente Federazione, ha esperito la procedura di raffreddamento con esito negativo;

Visto che la Feder.ATA, a seguito della consegna di un documento durante la procedura di raffreddamento, che purtroppo non ha prodotto effetti, riteneva opportuna la convocazione da parte del Ministro del M.I.U.R.

Visto che il Ministro non ha ritenuto opportune convocare la Feder.ATA per un confronto sulle richieste avanzate;

proclama lo sciopero nazionale per il personale ATA della scuola per il giorno 17 dicembre 2018

Per dire NO AL CONCORSO ORDINARIO PER GLI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI FF DSGA

Gli ulteriori motivi:

  • contro la violazione dell’art. 36. della Costituzione che recita “il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”;
  • mancata considerazione nella riforma “La Buona Scuola” di tutta la categoria;
  • contro il mancato riconoscimento giuridico ed economico delle mansioni svolte;
  • contro l’inserimento del personale di altre amministrazioni negli organici del personale ATA;
  • contro il transito dei docenti “inidonei” o dei docenti tecnico-pratici perdenti posto nei ruoli degli assistenti amministrativi e tecnici;
  • per la revisione o annullamento dell’accordo che regola lo svolgimento delle funzioni miste, tenendo conto fra l’altro che molti comuni non elargiscono i necessari fondi;
  • per la revisione dei parametri per le tabelle degli organici con relativo superamento delle attuali regole restrittive;
  • per la revisione di tutte le attuali Aree o Profili;
  • contro il mancato riconoscimento del Bonus scuola (500 euro) anche a tutto il personale ATA;
  • per il passaggio in area C di tutti gli assistenti amministrativi e tecnici con relativo svuotamento del profilo B;
  • per il passaggio in area AS di tutti i collaboratori scolastici;
  • per la soppressione dei commi 332-333-334della Legge 190 del23 dicembre 2014 – Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015) riguardanti le supplenze brevi e l’organico del personale ATA;
  • contro le pressioni ormai insostenibili subite dai collaboratori scolastici a causa soprattutto delle diminuzioni di organico e dei divieti di nomina supplenti: aumento dei carichi di lavoro, turni iper flessibili e orario di lavoro spezzato, spostamento da un plesso ad un altro e/o, addirittura, da un comune all’altro, ore di straordinario assegnate d’ufficio;
  • contro le continue sollecitazioni lavorative rivolte al personale amministrativo, dovute al notevole aumento dei carichi di lavoro con pratiche sempre più complesse, alla diminuzione dei loro organici, al divieto di nominare supplenti, al malfunzionamento del sistema SIDI e alla totale MANCANZA di corsi di formazione e/o aggiornamento;
  • contro la decurtazione in organico dei posti di collaboratore scolastico ed assistente amministrativo in presenza dei co.co.co;
  • re-internalizzazione dei servizi
  • per una adeguata formazione di tutto il personale ATA;
  • per il riconoscimento del profilo di videoterminalista agli Assistenti Amministrativi ;
  • contro il mancato riconoscimento della figura di “Animatore digitale” agli assistenti tecnici;
  • contro la mancata previsione della figura dell’Assistente Tecnico negli Istituti Comprensivi;
  • contro la mancata valorizzazione degli assistenti tecnici nella didattica laboratoriale;
  • per la revisione del profilo di D.S.G.A: istituzione della dirigenza amministrativa o revisione del comma 7, art. 24 del D.I.44/2001, attribuendo al Dirigente Scolastico la responsabilità del consegnatario;
  • per la separazione netta e chiara dei ruoli tra DS e D.S.G.A;
  • per la revisione del profilo di D.S.G.A: equiparazione dal punto di vista economico ai segretari comunali;
  • per il ripristino dell’indennità di funzione superiore per gli assistenti amministrativi che svolgono le funzioni di D.S.G.A come era nell’art. 69 del vecchio C.C.N.L del 04.08.1995 dove erano presenti le Indennità di funzioni superiori e di reggenza e dove all’assistente amministrativo che sostituiva a tutti gli effetti il Direttore S.G.A per un periodo superiore a quindici giorni, nei casi di assenza o impedimento, veniva attribuita, per l’intera durata dell’incarico o della sostituzione, una indennità pari al differenziale dei relativi livelli iniziali di inquadramento e qualora si dia luogo all’affidamento in reggenza degli uffici, era corrisposta una indennità pari al cinquanta per cento di quella prevista per gli incarichi o le sostituzioni.
  • per l’eliminazione della temporizzazione e ricalcolo della ricostruzione di carriera dei Direttori S.G.A in servizio all’01.09.2000 fortemente penalizzati;
  • per l’istituzione di un organo esterno per le contestazioni di addebito al personale ATA;

 

IL PRESIDENTE NAZIONALE

                                                                  Giuseppe Mancuso

Nuovo Regolamento gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche

Nuovo Regolamento gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche

DECRETO 28 agosto 2018, n. 129

Regolamento recante istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’articolo 1, comma 143, della legge 13 luglio 2015, n. 107. (18G00155)

Entrata in vigore del provvedimento: 17/11/2018

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Per informazioni ed assistenza:

segreteria@federata.it