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Richiesta urgente incontro per problematiche del Personale ATA

Richiesta urgente incontro per problematiche del Personale ATA

Prot. n. 41 del 12/06/2017

Spett/le Ministro del M.I.U.R

Sen. Valeria Fedeli

e, p.c. ai Colleghi ATA

Loro Sedi

Oggetto: Richiesta urgente incontro per problematiche del Personale ATA

Spett/le Ministro Sen. Fedeli,

Le chiediamo cortesemente un incontro urgente per cercare di trovare una valida soluzione alle numerose problematiche relative al personale Amministrativo Tecnico e Ausiliario della Scuola, e ci permettiamo di offrirLe il nostro competente ed autorevole contributo.

Le facciamo presente che il nostro Sindacato, fin dalla sua istituzione, ha sempre avuto un fortissimo consenso, sia a livello sindacale che mediatico; i nostri documenti vengono letti da moltissimi utenti, anche sui social network , le nostre richieste vengono condivise dalla quasi totalità del Personale ATA, tanto è vero che anche tutte le altre forze sindacali stanno traendone spunti per i loro programmi e per le loro piattaforme contrattuali.

Gli scioperi del 18 Marzo 2016 e del 17 Marzo 2017 proclamati da Feder.ATA sono stati un successo, nonostante i ripetuti tentativi di boicottaggio da parte di molti, perchè finalmente gli ATA hanno capito la validità delle nostre giuste rivendicazioni ed hanno protestato in massa; nessuna sigla sindacale ha mai raggiunto una così alta percentuale di scioperanti ATA.

Feder.ATA è riuscita a convincere i Colleghi ATA a protestare con gli scioperi, con legalità e nel rispetto delle regole, senza grandi mezzi economici, senza distacchi sindacali e senza nessun privilegio, continuando ad essere puntualmente ogni giorno in servizio e cercando di lavorare nel migliore dei modi con la forza delle giuste idee, con l’onestà, la competenza e la professionalità che hanno sempre contraddistinto il nostro Sindacato.

La nostra Scuola sta cambiando e non sempre in maniera positiva, soprattutto nei confronti del Personale ATA, che sta mutando, giustamente, il proprio modo di pensare, si sta ribellando a questa situazione di grave disagio, e sta dirigendosi verso un nuovo sistema di rappresentanza sindacale.

Tutto il Personale ATA, negli ultimi, è in grave sofferenza lavorativa, come abbiamo più volte esplicitato.

A titolo esemplificativo Le esponiamo alcune delle principali criticità e difficoltà lavorative quotidiane e le richieste che Vi abbiamo già presentato:

  1. Violazione art. 36. della Costituzione che recita “il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”;
  2. Mancata considerazione nella riforma “La Buona Scuola” di tutta la categoria;
  3. Mancato riconoscimento giuridico ed economico delle mansioni svolte;
  4. Inserimento del personale di altre amministrazioni negli organici del personale ATA;
  5. Transito dei docenti “inidonei” o dei docenti tecnico-pratici perdenti posto nei ruoli degli Assistenti Amministrativi e Tecnici;
  6. Revisione o annullamento dell’accordo che regola lo svolgimento delle funzioni miste, tenendo conto fra l’altro che molti comuni non elargiscono i necessari fondi;
  7. Revisione dei parametri per le tabelle degli organici con relativo superamento delle attuali regole restrittive;
  8. Revisione di tutte le attuali Aree o Profili;
  9. Mancato riconoscimento del Bonus scuola (500 euro) anche a tutto il personale ATA;
  10. Passaggio in area D di tutti gli Assistenti Amministrativi in possesso della seconda posizione economica con almeno 24 mesi di servizio nel profilo superiore;
  11. Passaggio in area C di tutti gli Assistenti Amministrativi e Tecnici con relativo svuotamento del profilo B;
  12. Passaggio in area AS di tutti i Collaboratori Scolastici;
  13. Soppressione dei commi 332-333-334 della Legge 190 del23 dicembre 2014
  14. Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015) e successive – riguardanti le supplenze brevi e l’organico del personale ATA;
  15. Pressioni ormai insostenibili subite dai Collaboratori Scolastici a causa soprattutto delle diminuzioni di organico e dei divieti di nomina supplenti: aumento dei carichi di lavoro, turni iper flessibili e orario di lavoro spezzato, spostamento da un plesso ad un altro e/o, addirittura, da un comune all’altro, ore di straordinario assegnate d’ufficio;
  16. Continue sollecitazioni lavorative rivolte al personale amministrativo, dovute al notevole aumento dei carichi di lavoro con pratiche sempre più complesse, alla diminuzione dei loro organici, al divieto di nominare supplenti, al malfunzionamento del sistema SIDI;
  17. Decurtazione in organico dei posti di Collaboratore Scolastico ed Assistente Amministrativo in presenza dei co.co.co;
  18. Re-internalizzazione dei servizi, superamento e annullamento delle norme dei servizi esternalizzati per pulizie e sorveglianza e ripristino dell’organico accantonato dei Collaboratori Scolastici (11.857 unità);
  19. Contro una interpretazione forzata del mansionario dei Collaboratori Scolastici che presuppone che cambino pannolini agli alunni in grave situazione di handicap, senza una adeguata formazione;
  20. Riconoscimento del profilo di videoterminalista agli Assistenti Amministrativi e D.S.G.A;
  21. Mancato riconoscimento della figura di “Animatore digitale” agli Assistenti Tecnici ed eventuali Assistenti Amministrativi;
  22. Mancata previsione della figura dell’Assistente Tecnico negli Istituti Comprensivi;
  23. Mancata valorizzazione degli Assistenti Tecnici nella didattica laboratoriale;
  24. Revisione del profilo di D.S.G.A: istituzione della dirigenza amministrativa o revisione del comma 7, art. 24 del D.I.44/2001, attribuendo al Dirigente Scolastico la responsabilità del consegnatario;
  25. Separazione netta e chiara dei ruoli tra DS e D.S.G.A;
  26. Revisione del profilo di D.S.G.A: equiparazione dal punto di vista economico ai Direttori Amministrativi di altri Enti Pubblici;
  27. Ripristino dell’indennità di funzione superiore per gli Assistenti Amministrativi che svolgono le funzioni di D.S.G.A come era nell’art. 69 del vecchio C.C.N.L del 04.08.1995 dove erano presenti le Indennità di funzioni superiori e di reggenza e dove all’assistente amministrativo che sostituiva a tutti gli effetti il Direttore S.G.A per un periodo superiore a quindici giorni, nei casi di assenza o impedimento, veniva attribuita, per l’intera durata dell’incarico o della sostituzione, una indennità pari al differenziale dei relativi livelli iniziali di inquadramento e qualora si dia luogo all’affidamento in reggenza degli uffici, era corrisposta una indennità pari al cinquanta per cento di quella prevista per gli incarichi o le sostituzioni;
  28. Eliminazione della temporizzazione e ricalcolo della ricostruzione di carriera dei Direttori S.G.A in servizio all’01.09.2000 fortemente penalizzati;
  29. Istituzione di un organo esterno per le contestazioni di addebito al personale ATA.

Concludendo, Il Personale ATA di tutte le Aree svolge in modo prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, funzioni superiori non retribuite e non valorizzate.

La Buona Scuola è stata descritta come investimenti, assunzioni, valorizzazione del merito, poteri e strumenti per una migliore gestione e organizzazione, ma, mentre il corpo docente è stato rivalutato e potenziato, il Personale ATA è stato ancora una volta dimenticato da tutti e soggetto ai soliti tagli annuali di Personale con la ridefinizione al ribasso degli organici a fronte di aumentate responsabilità.

Con la Legge 107/2015 inevitabilmente è molto aumentato il carico di lavoro di tutto il Personale ATA: è notevolmente cresciuta la responsabilità della gestione amministrativa per i D.S.G.A e gli Assistenti Amministrativi che si vedono costretti a dover anche gestire l’organico funzionale del personale docente, è cresciuta la responsabilità della gestione dei laboratori per gli Assistenti Tecnici e naturalmente anche i Collaboratori Scolastici, essendo sempre in prima linea con il loro supporto a tutte le attività didattiche degli Istituti, risentono di questa nuova situazione.

Pertanto tutto il lavoro del personale ATA aumenta ma il numero degli addetti ai servizi diminuisce progressivamente e notevolmente; non ci sono parole per commentare questa situazione così difficile.

Restiamo in attesa di una Sua cortese risposta per poter offrire una fattiva e proficua collaborazione, e siamo a disposizione per qualsiasi chiarimento, nell’interesse dell’intera comunità scolastica italiana.

Cordiali saluti.

Direzione Nazionale Feder.ATA

Rinnovo triennale graduatorie Docenti-Grave discriminazione per le Segreterie Scolastiche

Rinnovo triennale graduatorie Docenti-grave discriminazione per le Segreterie Scolastiche

Prot. n. 40 del 06/06/2017

Spett/le Ministro del M.I.U.R

Sen. Valeria Fedeli

e, p.c. ai Colleghi ATA

Loro Sedi

Oggetto: Rinnovo triennale graduatorie Docenti-Grave discriminazione per le Segreterie Scolastiche

Spett/le Ministro Sen. Fedeli,

è stato pubblicato il D.M. 374 1-6-2017 per la costituzione, “in relazione agli insegnamenti effettivamente impartiti, di specifiche graduatorie di circolo e d’istituto, per ogni posto d’insegnamento, classe di concorso o posto di personale educativo”, stabilendo come scadenza per la presentazione delle domande, “esclusivamente all’istituzione scolastica prescelta per la gestione amministrativa della domanda”, il 24 giugno prossimo e precisando che “le istituzioni scolastiche destinatarie delle domande, avranno cura di valutarle e trasmetterle al sistema informativo tramite le relative funzioni che saranno rese disponibili dall’8 giugno al 30 giugno”.

Viene precisato inoltre che “i dirigenti scolastici pubblicano, in via provvisoria, le graduatorie di circolo e di istituto di seconda e di terza fascia” e che “la tempistica è finalizzata ad assicurare che l’inizio della produzione delle graduatorie provvisorie avvenga a partire dal 26 luglio 2017 e delle graduatorie definitive, all’esito dei reclami, dal 6 agosto 2017” e che “si ringrazia per la consueta e fattiva collaborazione di tutti gli attori coinvolti nella procedura di aggiornamento e si confida in un costante monitoraggio da parte di codesti Uffici per assicurare la pubblicazione delle graduatorie di istituto entro il 31 agosto p.v., al fine di garantire un ordinato avvio dell’anno scolastico”.

Tutti chiedevano a gran voce che venisse emanato al più presto il famoso Decreto in modo da scongiurare un inizio anno caotico, come già accaduto peraltro molte volte nel passato, senza minimamente pensare o interessarsi a quello che sarebbe successo nelle Scuole in generale e nelle Segreterie in particolare.

Sono state prese delle decisioni affrettate, in tempi brevissimi, dimostrando mancanza di senso di responsabilità, che hanno gravemente discriminato tutto il Personale di Segreteria, soprattutto gli Assistenti Amministrativi e i Direttori Sga.

Notiamo che come al solito non si parla del personale ATA direttamente implicato in tutte queste operazioni; si citano solo i Dirigenti, le Istituzioni Scolastiche, la gestione amministrativa e i non meglio definiti “attori”, ma il grosso delle operazioni ricadrà ancora una volta sulle spalle dei soliti amministrativi, con i già carenti organici ulteriormente ridotti dopo il 30 giugno, in un periodo già denso di pratiche, scadenze ed incombenze e che dovrebbe invece essere dedicato almeno in parte anche ad un recupero psicofisico, dopo un anno infernale, con le più che meritate e dovute ferie.

Ci auguriamo che venga almeno accolto il nostro suggerimento, in merito alle graduatorie del personale ATA di terza fascia, di un loro posticipo, in modo da poter almeno procrastinare una parte dell’immenso lavoro.

Gentile Ministra dell’Istruzione,

è giunto il momento per far capire che non siamo solo e semplicemente numeri o esseri inanimati da sostituire a piacimento e da non considerare minimamente, ma persone indispensabili per il buon andamento della Scuola Italiana, che gestiscono l’intero processo amministrativo/contabile di tutto il Sistema, che meritano rispetto e considerazione da parte di tutti, nessuno escluso, e che pertanto faranno il loro dovere come sempre, ma, questa volta, senza eroismi e sacrifici come fatto costantemente fino ad oggi pensando ad alunni, genitori, docenti, supplenti, dirigenti scolastici e colleghi.

Inoltre la tempistica è assolutamente inadeguata ed estremamente ridotta rapportata alle molteplici domande che perverranno e alle numerose attività implicate da espletare.

Sembra che chi ha deciso tutto ciò non abbia mai messo piede in una Segreteria almeno in questo periodo dell’anno e non si sia mai cimentato nella produzione delle graduatorie; rinnoviamo pertanto il nostro invito a venire sul campo per poter finalmente capire cosa stiamo vivendo.

Le ricordiamo che fino ad oggi i nostri Profili rientrano ancora nella carriera esecutiva, sia a livello retributivo che giuridico, e La invitiamo a trarne le debite conclusioni.

Cordiali saluti.

La Direzione Nazionale Feder.ATA

Festa della Repubblica Italiana

Festa della Repubblica Italiana

Colleghi di tutta Italia

tutti intorno alla nostra vera bandiera, quella della pace, del lavoro, dell’ onesta, della democrazia, della libertà ( di diritti e di doveri), della giustizia, della fratellanza. Difendiamola dai politici corrotti, dai mangioni, approfittatori, affamatori, dalle esternalizzazioni dei servizi statali!!!

VIVA L’ITALIA !!

 

Preadesioni per la candidatura alle prossime RSU

Preadesioni per la candidatura alle prossime RSU

Prot. n. 39 del 01/06/2017

Ai Colleghi ATA

Loro Sedi

Oggetto: Preadesioni per la candidatura alle prossime RSU.

Gentili Colleghi,

a breve si svolgeranno le elezioni per il rinnovo delle RSU d’Istituto, molto importanti per la garanzia della vita democratica nella scuola, per sostenere la dignità della nostra categoria, e noi personale ATA potremo scegliere i nostri rappresentanti Sindacali sui nostri luoghi di lavoro.

Secondo la normativa vigente in materia, “hanno diritto a votare (elettorato attivo) tutti i lavoratori dipendenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e determinato in forza nell’amministrazione alla data delle votazioni, ivi compresi quelli provenienti da altre amministrazioni che vi prestano servizio in posizione di comando o fuori ruolo ”.

Sempre secondo la normativa in vigore, “il numero dei componenti da eleggere è di:

  1. tre componenti nelle amministrazioni che occupano fino a 200 dipendenti;
  2. tre componenti ogni 300 o frazione di 300 dipendenti, nelle amministrazioni che occupano un numero di dipendenti superiore a 200 e fino a 3000 in aggiunta al numero di cui alla precedente lett.a), calcolati sul numero di dipendenti eccedente i 200;
  3. tre componenti ogni 500 o frazione di 500 dipendenti nelle amministrazioni di maggiori dimensioni, in aggiunta al numero di cui alla precedente lettera b), calcolati sul numero di dipendenti eccedente i 3000”.

Per candidarsi alle RSU d’Istituto, NON OCCORRE essere iscritto ad un Sindacato, pertanto non c’è alcun obbligo per il candidato di essere iscritto, oppure di iscriversi all’Organizzazione Sindacale delle liste in cui si presenta, pertanto anche chi non è iscritto a Feder.ATA, può presentare la sua candidatura come RSU d’Istituto, con la lista di Feder.ATA.

Non c’è incompatibilità tra la candidatura RSU e la sua eventuale elezione ed essere membro del Consiglio di Istituto, oppure avere altri incarichi all’interno della Scuola; anche il Direttore Sga può candidarsi alle RSU d’Istituto.

Non dobbiamo perdere questa grande occasione a sostegno delle rivendicazioni di tutto il personale ATA, ormai abbandonato a se stesso dalle Istituzioni, con una forte carenza di unità lavorative e con un notevole incremento di prestazioni da svolgere per quanto riguarda i servizi generali, amministrativi e tecnici.

Sappiamo che siete in molti, anzi moltissimi che credete in Feder.ATA, e lo avete dimostrato con la Vostra massiccia partecipazione agli scioperi del 18 Marzo 2016 e del 17 Marzo 2017, questi risultati ci danno la forza per non mollare e per continuare le nostre battaglie a difesa di tutto il personale ATA.

Forti e sicuri di questi straordinari risultati raggiunti, lanciamo un sentito appello a tutti i colleghi ATA per candidarsi come RSU in ogni Scuola d’Italia, perché dove noi non saremo presenti, purtroppo altri Sindacati lo saranno al posto nostro.

Se vogliamo restituire professionalità e centralità al nostro quotidiano lavoro e sostenere la nostra dignità, dobbiamo pertanto presentare il maggior numero di liste possibile, vista la totale assenza in tutti questi anni di una politica sindacale che valorizzi il lavoro e i sacrifici della nostra categoria.

Dobbiamo essere numerosi nelle nostre liste e dobbiamo credere nelle RSU di Federa.ATA, perché il Sindacato deve essere fatto da Noi che lavoriamo, da Noi che conosciamo bene i nostri problemi perché li viviamo ogni giorno.

Ringraziamo di cuore tutte le nostre RSU già presenti nelle Scuole, che con molti sacrifici collaborano e si battono nell’interesse di tutto il Personale ATA, aiutiamoci tutti per diventare rappresentativi.

Un pensiero speciale e un augurio sincero a tutti coloro che, con la loro disponibiltà, si candideranno come RSU Feder.ATA, diventando una preziosa risorsa per tutti Noi.

Non perdiamo questa grande occasione di democrazia per essere protagonisti del nostro lavoro, Feder.ATA deve avere la rappresentatività sindacale per essere più forte a difesa del la nostra categoria; deve potersi sedere ed essere presente ai tavoli contrattuali Nazionali, Regionali, Provinciali e delle singole istituzioni scolastiche italiane.

E’ grazie alle Vostre candidature che potremo essere più forti, ed insieme cambieremo le sorti e il futuro di tutto il personale ATA.

Vi aspettiamo numerosi a sostenere le liste delle RSU Feder.ATA, insieme e uniti saremo più forti e vincenti.

Ai candidati RSU di Feder.ATA, invieremo tutte le informazioni e il materiale necessari per una precisa e puntuale organizzazione, e saremo sempre a disposizione per consigli e/o supporto.

Per dare le propria disponibilità collegatevi alla seguente pagina:

https://www.federata.it/preadesione-candidature-rsu/

Cordialmente

La Direzione Nazionale Feder.ATA

PROROGHE CONTRATTI DI SUPPLENZE PERSONALE ATA a.s. 2016-2017

PROROGHE CONTRATTI DI SUPPLENZE PERSONALE ATA

Prot. n. 38 del 31/05/2017

Ai Colleghi ATA

Loro sedi

Oggetto: PROROGHE CONTRATTI DI SUPPLENZE PERSONALE ATA a.s. 2016-2017

Gentili Colleghi,

in allegato Vi portiamo a conoscenza della nota M.I.U.R. n.0024635.30-05-2017 indicata in oggetto; non possiamo che provare rabbia e sdegno per la scarsa, anzi nulla considerazione per il lavoro e l’impegno quotidiano svolto dal Personale ATA a favore di tutta la comunità scolastica.

Puntualmente, alla fine di ogni anno scolastico, siamo sempre alle solite umiliazioni per quanto riguarda le proroghe dei contratti dei nostri Colleghi stipulati fino al termine delle attività didattiche; tutti sanno che il Personale ATA sta letteralmente scoppiando di lavoro ed è sotto organico da diversi anni, ed ogni anno scolastico è sempre peggio; tutti sanno che il Personale ATA svolge un ruolo fondamentale nella Scuola dell’Autonomia per la continuità dei Progetti e per il normale svolgimento dell’attività didattico amministrativa; tutti sanno che durante l’estate il Personale ATA non può neppure usufruire di un periodo minimo di riposo, a causa delle solite e sempre più gravose molestie burocratiche, ultimamente sempre più frequenti durante la pausa estiva.

Nonostante tutto questo, nessuno pensa alla nostra situazione, a dir poco drammatica e sull’orlo di una catastrofe lavorativa; anzi si richiamano le disposizioni dell’art.1 comma 7 del Regolamento supplenze del personale ATA, nonché le istruzioni impartite dalla Direzione generale con nota del 10 giugno 2009 prot.n. 8556 reiterata negli anni successivi, come se il tempo si fosse fermato ben otto anni fa e oltre, come se non fosse arrivata la Buona Scuola, con l’Organico potenziato per i Docenti, e con i suoi oltre 100.000 assunti.

Qualcuno pensa a chi ha fatto loro i Contratti, a chi ha pulito i servizi igienici da loro utilizzati, a chi li ha accolti ?

Tutti sanno che la Buona Scuola ha riempito gli Organici dei Docenti ed ha svuotato gli Organici degli ATA.

Una vera follia tutta italiana, della quale i nostri bravi Governanti si pentiranno amaramente negli anni futuri, perché si renderanno conto di aver distrutto dei servizi pubblici essenziali, come la sorveglianza ai nostri figli, e di aver sensibilmente peggiorato i servizi amministrativi resi all’utenza.

Cari Colleghi,

non possiamo più accettare un simile trattamento, ma vogliamo reagire ? Se continueremo su questa strada, se non reagiremo in massa, tutti insieme, per il Personale ATA sarà un massacro, perché la nostra morte lenta, con il consenso di tutte le forze politiche e sindacali, è sotto gli occhi di tutti !

Svegliamoci in fretta e protestiamo a gran voce, prima che sia troppo tardi; la Feder.ATA è attualmente l’unico Sindacato che in questo momento storico si occupa veramente dei problemi reali degli ATA, il resto sono chiacchiere vuote, inconcludenti ed opportuniste, di chi privilegia il proprio tornaconto .

Cordialmente

la Direzione Nazionale Feder.ATA

Allegati: nota-24635-del-30-maggio-2017-contratti-supplenze-personale-ata-proroghe

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IMMISSIONI IN RUOLO DEL PERSONALE ATA A.S. 2017-2018

IMMISSIONI IN  RUOLO DEL PERSONALE ATA A.S. 2017-2018

Prot. n. 37 del 25/05/2017

Spett/le Ministro del M.I.U.R

Sen. Valeria Fedeli

e.p.c. ai Colleghi ATA

Loro Sedi

Oggetto: IMMISSIONI IN RUOLO DEL PERSONALE ATA a.s. 2017/2018

Spett/le Ministro Sen. Fedeli,

anche quest’anno chiediamo che vengano immessi in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili i nostri precari ATA che tanto si sono prodigati per il buon funzionamento della scuola statale in modo da offrire all’utenza il servizio che le spetta.

Notiamo con amarezza che tutti si sono prodigati per ottenere le assunzioni del personale docente in un balletto di cifre estenuante che ha visto i tecnici del M.E.F e del M.I.Ul.R lavorare insieme “per giungere a una corretta definizione del contingente” da stabilizzare “tenendo in considerazione tutti i parametri e gli elementi di valutazione a disposizione”.

Da sempre diciamo, come Lei ha fatto notare recentemente, che non ci sono grandi risparmi se non si stabilizzano i precari perché si devono considerare anche le varie indennità disoccupazione NASPI e gli stipendi per 10 mesi annuali circa dei supplenti, ormai entrati in ruolo, che non si pagheranno più; purtroppo però tutte le discussioni che si sono succedute non hanno minimamente riguardato il personale ATA.

Questi proclami fatti anche da vari esponenti politici di più schieramenti riguardano sempre e solo i docenti, come se gli ATA non esistessero, come fossero figli di un “Dio minore”, ma se l’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro si devono considerare tutti i vari attori coinvolti nella scuola perché tutti servono, anche se in maniera diversa, e perché la “Legge è uguale per tutti” o, almeno, così è scritto nelle aule dei tribunali.

Inoltre l’Europa ha più volte “bacchettato” il nostro Paese in merito alla mancata soluzione del precariato lavorativo e molti soldi sono stati spesi in seguito a molteplici cause perse.

Rimanendo in Europa, vorremmo inoltre chiarire che la Finlandia e altri Paesi, che sono presi ad esempio da qualche nostro politico come modello da seguire, hanno prima di tutto popolazioni, usanze e territori diversissimi rispetto a noi e hanno comunque impiegato anni per attuare le loro riforme scolastiche introdotte in modo graduale dopo aver veramente ascoltato tutte le parti in causa e accolto le loro richieste.

Purtroppo in Italia nel 2019 andrà a regime il comma 131 della L. 107/2015 per cui i nostri precari ata con più di 36 mesi di supplenza su posto vacante e disponibile non potranno più avere incarichi su questo tipo di supplenza, così, invece di essere stabilizzati perché hanno superato i tre anni di servizio, come dovrebbe accadere per quelli delle altre pubbliche amministrazioni, perderanno il lavoro; infatti abbiamo timore che anche le ultime novità di questi giorni non riguardino gli ATA ma solo gli altri precari pubblici.

Tenendo conto delle migliaia di posti liberi nella scuola, non si capisce perché non debba essere stabilizzato anche il personale amministrativo tecnico ausiliario, a meno che non si vogliano tenere sempre disponibili per poter operare spostamenti di dipendenti da altri ministeri, non capendo però la specificità del comparto scuola che si rivolge essenzialmente a minori.

Abbiamo anche notato che in questi ultimi anni i vari governanti hanno preso a cuore le sorti dei lavoratori precari delle imprese di pulizia: infatti sono stati stanziati svariati milioni per prorogare appalti con ditte private e/o cooperative che hanno fornito una resa lavorativa, a fronte delle poche ore effettuate e di quello che costano, veramente minima, anche se non per colpa di questi lavoratori che, però, non sanno effettivamente cosa voglia dire il nostro lavoro, mentre l’impiego dei nostri colleghi statali precari costerebbe meno e garantirebbe un servizio migliore all’utenza, a cominciare dalla sicurezza e dalla sorveglianza.

I supplenti ATA sono lavoratori statali precari con gli stessi diritti di tutti gli altri, senza alcuna differenza.

Purtroppo continuando così non ci saranno guadagni né per lo Stato, inteso come istituzione, né per il popolo sovrano, né per supplenti, alunni e genitori, o docenti. Non dobbiamo continuare su questa strada sbagliata.

Tempo fa in un programma televisivo di una rete nazionale furono evidenziati i risparmi raggiunti dall’Ospedale Sant’Orsola di Bologna ottenuti, fra le altre cose, internalizzando alcuni servizi ed eliminando le esternalizzazioni. Pertanto quello che stiamo dicendo ormai da tempo è che assicurando un organico funzionale e rispondente alle reali esigenze e non solo a mere regole di risparmio lineare e assumendo regolarmente dalle nostre graduatorie si otterrebbe il doppio obiettivo di un risparmio e di un servizio di qualità.

Concludiamo ribadendo che anche sul fronte organici la nostra preoccupazione è enorme perché molti nostri colleghi sono soggetti a un forte stress da lavoro correlato dovuto ad un aumento dei carichi di lavoro acuito anche dal famoso divieto di nominare supplenti sancito dalla finanziaria; infatti il forte senso del dovere li ha fatti lavorare ben oltre il limite sopportabile e consentito, per cui ora in varie scuole ci sono situazioni di rischio.

La forte riduzione di personale degli ultimi anni, con oltre 50.000 posti cancellati, ha creato nuovi disoccupati, cioè i nostri supplenti, persone che lavorano con impegno da anni, che chiedono solo rispetto e un lavoro dignitoso.

Secondo le diffusioni ISTAT e INPS i dipendenti pubblici negli ultimi anni sono diminuiti di oltre centomila unità, creando un enorme calo delle entrate contributive ex INPDAP e procurando per contro un aumento della spesa degli ammortizzatori sociali.

Non ci sono dunque stati i risparmi preventivati, pertanto è molto meglio immettere in ruolo i precari ATA, anziché licenziarli.

Rimanendo pertanto in fiduciosa attesa di un vostro interessamento al nostro accorato appello porgiamo distinti saluti.

 

La Direzione Nazionale Feder.ATA

Nuova scadenza domande mobilità ATA

Nuova scadenza domande mobilità ATA

Ai Colleghi ATA a TI

Scadenza domande mobilità ATA – Si comunica che il termine di scadenza delle domande di mobilità ATA è il 29 maggio (ore 24)”

Link: http://www.istruzione.it/mobilita_personale_scuola/index.shtml

per info: assistenza@federata.it

Assegni per il Nucleo Familiare per il 2017

Assegni per il Nucleo Familiare per il 2017

“La legge n. 153/88 stabilisce che i livelli di reddito familiare ai fini della corresponsione dell’assegno per il nucleo familiare sono rivalutati annualmente, con effetto dal 1° luglio di ciascun anno, in misura pari alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, calcolato dall’ISTAT, intervenuta tra l’anno di riferimento dei redditi per la corresponsione dell’assegno e l’anno immediatamente precedente.”

Allegati:

  1. Circolare_INPS_n_87_del_18_maggio_2017;
  2. Tabelle 2017;
  3. Richiesta Assegno al Nucleo Familiare (per il dipendente)-Modulo 2017 (per reddito 2016)

NO ALLE CONTESTAZIONI DI ADDEBITO AGLI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

NO ALLE CONTESTAZIONI DI ADDEBITO AGLI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

Prot. n. 35 del 09/05/2017

Al Ministro del M.I.U.R

Sen.Valeria Fedeli

e, p.c ai Colleghi Assistenti Amministrativi

Loro sedi

Oggetto: NO ALLE CONTESTAZIONI DI ADDEBITO AGLI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

Spett/le Ministro

negli ultimi tempi pervengono alla Segreteria della nostra Federazione, nata per tutelare gli interessi del Personale ATA, delle disperate richieste di aiuto di colleghi Assistenti Amministrativi, i quali lamentano di aver ricevuto delle contestazioni di addebito da parte dei Dirigenti Scolastici, per errori materiali, non voluti e accidentali, avvenuti nello svolgimento delle mansioni lavorative quotidiane loro assegnate.

La scrivente Federazione, si dichiara contraria a questo ingiusto procedimento nei confronti degli Assistenti Amministrativi, i quali in base al CCNL del 29.11.2007 Tabella A appartengono all’Area B degli Esecutivi, avendo competenza diretta esclusivamente nella tenuta del Magazzino, dell’Archivio e del Protocollo, come di seguito indicato, :

nelle istituzioni scolastiche ed educative dotate di magazzino può essere addetto, con responsabilità diretta, alla custodia, alla verifica, alla registrazione delle entrate e delle uscite del materiale e delle derrate in giacenza. Esegue attività lavorativa richiedente specifica preparazione professionale e capacità di esecuzione delle procedure anche con l’utilizzazione di strumenti di tipo informatico, pure per finalità di catalogazione. Ha competenza diretta della tenuta dell’archivio e del protocollo”.

Si chiede pertanto, gentilmente, di avere la massima attenzione su queste delicate procedure e di far rispettare i ruoli e le responsabilità di ciascuna figura professionale esistente all’interno del sistema scolastico, in quanto l’Assistente Amministrativo, essendo un esecutivo e con un misero stipendio di circa 1.000,00 euro mensili, non deve essere oggetto di contestazioni di addebito per aver commesso errori accidentali e senza dolo, perché il suo operato deve essere sempre coordinato dai suoi superiori gerarchici, sulla base del principio generale dell’unità dei servizi amministrativi.

Gentile Ministro,

confidiamo nella sua sensibilità affinché si faccia chiarezza su questa delicata e importantissima materia che riguarda molti nostri colleghi Assistenti Amministrativi, i quali, nonostante il loro impegno lavorativo quotidiano, a volte al limite delle loro forze fisiche, debbono essere umiliati da ingiuste contestazioni di addebito nei loro confronti.

Cordiali saluti

Direzione Nazionale Federata